Lanciata la missione Nisar, di Usa e India

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E' stata lanciata con successo il 30 luglio 2025 la missione Nisar, basata su un satellite che per almeno tre anni utilizzerà i suoi due radar ad apertura sintetica per scansionare la superficie terrestre Una volta raggiunta la sua quota di 747 chilometri, il satellite orbiterà attorno al nostro pianeta 14 volte al giorno, eseguendo una ricognizione completa due volte ogni 12 giorni.

Nata dalla collaborazione fra la Nasa e l'agenzia spaziale dell'India (Isro), la missione Nisar (Nasa-Isro Synthetic Aperture Radar) potrà aiutare a comprendere meglio i processi coinvolti in calamità naturali ed eventi catastrofici, come terremoti, eruzioni vulcaniche e frane.

Potrà inoltre contribuire al monitoraggio di infrastrutture come dighe, ponti e strade. La capacità del radar di vedere attraverso le nubi, inoltre, aiuterà a organizzare gli interventi durante disastri meteorologici come uragani, mareggiate e inondazioni e a rilevare i cambiamenti nelle calotte glaciali, nei ghiacciai e nel ghiaccio marino, oltre a migliorare la comprensione di come la deforestazione, la perdita di permafrost e gli incendi influenzino il ciclo del carbonio.

Lavorando insieme, i due radar del satellite raccoglieranno dati sincronizzati nel tempo e nella posizione, estendendo la sensibilità delle misurazioni a oggetti sulla superficie di un'ampia gamma di dimensioni. Ad esempio, i dati in banda S consentiranno una caratterizzazione più accurata delle piante più basse, come cespugli e arbusti, mentre i dati in banda L rileveranno la vegetazione più alta, come gli alberi.

Il satellite opererà in un'orbita eliosincrona, con le sue antenne radar puntate in una configurazione che offrirà anche una copertura senza precedenti dell'Antartide. Questo è fondamentale per studiare il movimento, la deformazione e lo scioglimento della calotta glaciale antartica mentre si rompe e deposita acqua dolce nell'oceano.

Nei 3 anni della missione i radar genereranno circa 80 terabyte di dati al giorno, una quantità sufficiente a riempire circa 150 dischi rigidi da 512 gigabyte al giorno.

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