Gol, trofei e ambizione: Jonathan David non è uno di tante parole, ma fa capire benissimo quali siano gli obiettivi personali e di squadra per questa nuova avventura alla Juve. "Il mio lavoro è segnare e credo di riuscire a realizzare tante reti anche qui. Per lo scudetto può essere buona ogni stagione" sono le sue parole.
Si è presentato allo Stadium, quella che sarà la sua casa e dove vuole far esultare tante volte i suoi nuovi tifosi: "Negli ultimi anni ho cercato di dare continuità ai risultati personali - dice sul proprio curriculum fatto di 109 gol in 232 apparizioni con il Lille, con la media che si è impennata nelle ultime tre stagioni sempre sopra quota 25 - e anche se la Serie A è un campionato più tattico e più difensivo, posso riuscire a impormi anche qui: sarà una nuova sfida, lavorerò duramente per farcela". A Torino trova una Juve che, nonostante sia di gran lunga il club con più scudetti in Italia, non conquista il tricolore da più di cinque anni: "Secondo me ogni stagione può essere quella buona per vincere, l'importante è avere l'ambizione di arrivare fino in fondo - dice David sulla corsa al titolo che manca dal 2019/2020 - e anche se sarà un campionato molto difficile, lotteremo fino alla fine". C'è già chi se lo immagina futuro Pallone d'Oro, "Ho l'ambizione di diventare uno dei migliori marcatori del mondo, ma non parlo ancora di queste cose" è la risposta del classe 2000. Per chi invece ha qualche dubbio sul fatto che sia già pronto per superare le pressioni che troverà sotto la Mole aggiunge: "Sono qui proprio per questo, so quali sono le richieste del club e sono pronto a rispettarle".
Così si fa un passo indietro, alla chiamata della Juve: "Abbiamo avuto dei contatti e ho parlato con alcuni compagni, ma soprattutto avevo voglia di venire qui, perché è una grande società - ammette David, prelevato a parametro zero e per circa 12 milioni di euro di oneri accessori pagabili in tre esercizi - e questa prima settimana è andata molto bene: è una grande emozione vestire questa maglia, tutti mi stanno aiutando". E con Tudor? "I primi colloqui sono andati bene - spiega l'attaccante - e mi ha chiesto quali fossero le mie aspettative, poi mi ha detto le sue: sono una prima punta e prendo spesso l'iniziativa, il mio lavoro è segnare tanto".
Proprio come facevano i suoi idoli del passato, bianconeri e non: "Da piccolo seguivo Drogba ed Eto'o come modelli - i campioni di David - mentre qui alla Juve c'è l'imbarazzo della scelta e non posso nemmeno nominarli tutti: sono passate tante leggende, penso a Cristiano Ronaldo, Dybala, Del Piero e Trezeguet, giusto per citarne qualcuno". Iceman, come viene soprannominato il canadese con cittadinanza statunitense, si prepara già all'esordio: la Juve infatti è attesa dal debutto in amichevole nella nuova stagione. La squadra verrà svelata sabato alle 11, quando alla Continassa si presenterà la Reggiana, formazione che milita in Serie B. Il tecnico Tudor farà le prime prove con David riferimento avanzato, ma è inevitabile che il croato aspetti altri rinforzi dalla società: la rosa, infatti, è ancora da completare in tutti i reparti.
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