La Juve vuole altri Yildiz: i piani di Comolli per Ben Seghir e Moore

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Mentre il talento turco è pronto al rinnovo, il dg bianconero punta altri attaccanti della sua fascia d'età già protagonisti in Europa. Quanto costano e come possono arrivare le stelline di Monaco e Tottenham

dalla nostra inviata Fabiana Della Valle

19 giugno - 09:31 - WASHINGTON (STATI UNITI)

Uno sguardo al presente e un altro al futuro. Un anno fa la Juventus ha scelto di investire su Kenan Yildiz, sia a livello di immagine, dandogli la numero dieci, sia a livello economico, adeguandogli l’ingaggio e allungandogli il contratto fino al 2029. Il gioiellino turco, corteggiato da tanti club stranieri, è stato blindato dalla proprietà e presto prolungherà ancora, arrivando a uno stipendio da 3-4 milioni. L’appuntamento è fissato dopo il Mondiale per Club, dove la Juventus s’aspetta (e spera) che Yildiz sia protagonista, nel frattempo però la nuova dirigenza si sta muovendo sul mercato a caccia del nuovo Kenan. L’identikit è chiaro: si cercano giocatori giovani e di talento che possano alzare il livello qualitativo della Signora e aumentarne l’imprevedibilità. Ragazzi di prospettiva da far crescere accanto a Yildiz e che possano ambire a condividerne la centralità. Tanti nomi sono già nella lista di Damien Comolli, ma sono due quelli che intrigano più di tutti il nuovo direttore generale bianconero: Eliesse Ben Seghir del Monaco e Mikey Moore del Tottenham. 

Il dieci del futuro

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Chi conosce Comolli sa bene come lavora: il dirigente francese, fresco dell’esperienza da presidente al Tolosa ma che in vent’anni di calcio ha fatto un po’ di tutto, dallo scouting al direttore sportivo, ama avventurarsi su sentieri meno battuti: meno grandi nomi e più promesse da lanciare, per mettere d’accordo competitività e sostenibilità. Certo, i top player servono (non a caso per l’attacco si continua a seguire Victor Osimhen), ma bisogna coltivare anche il mercato dei talenti. Yildiz è arrivato dal Bayern Monaco quando era ancora un ragazzino e poi è esploso alla Juventus, lo stesso percorso che presto potrebbero fare altri giocatori simili a lui per caratteristiche. 

Il marocchino d’oro

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Ben Seghir ha l’età di Yildiz, 20 anni, e nell’ultima stagione con il Monaco ha messo insieme 45 presenze e 9 gol. È stata la sua prima vera stagione da protagonista in Ligue 1 e Comolli ha avuto modo di osservarlo da vicino e seguirne l’evoluzione. Marocchino, ha vinto il bronzo olimpico a Parigi ed è duttile ed eclettico, capace di spaziare dalla corsia di sinistra alla trequarti fino all’attacco. Ha un contratto fino al 2027 e costa intorno ai 30 milioni. L’inglese versatile Moore invece è di due anni più giovane (17) e come Yildiz ha battuto tutti i record di precocità: veloce, tecnico e versatile, è un’ala sinistra che può giocare anche sulla corsia opposta. L’esterno inglese ha appena vinto l’Europa League con il Tottenham (segnando anche una rete nella competizione, l’unica della sua stagione) e in Premier League (dove ha esordito a 16 anni) ha chiuso l’annata con 10 presenze (per un totale di 19 nel 2024-25). Anche lui ha un contratto fino al 2027 e il suo valore di mercato si aggira intorno ai 20 milioni. Già in passato il Tottenham ha dovuto difendere il ragazzino dagli assalti di City e United, adesso potrebbe provarci la Juventus a portarlo via dall’Inghilterra. Comolli ha ottimi rapporti con il club, dove ha lavorato in passato, e per questo spera di avere una corsia preferenziale, ma gli inglesi non molleranno tanto facilmente. Tutto lavoro per il nuovo direttore generale dei bianconeri, che ha raggiunto la squadra negli Stati Uniti per l’esordio al Mondiale per Club ma con il telefono sempre a portata di mano, perché il mercato non aspetta e la Juventus lavora contemporaneamente su più fronti.

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