Il presidente granata: "Bene la vittoria. Nel primo tempo non giravamo, poi ho visto cose diverse"
Dal nostro inviato Mario Pagliara
26 ottobre - 23:50 - TORINO
Un passo per volta sta vedendo il suo Toro crescere e aggiungere, ogni settimana, un pezzettino in più. Ieri è stato il momento del cuore, del coraggio, di una vittoria pesante ottenuta in rimonta e arricchita da un finale adrenalinico. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, è soddisfatto: ieri ha applaudito la squadra per aver conquistato la seconda vittoria consecutiva dopo il colpo messo a segno contro il Napoli. "Molto bene la vittoria – spiega il presidente Cairo -. Nel primo tempo la squadra non girava, però nella ripresa ho visto cose diverse. Anche i cambi hanno dato una mano, e poi Maripan ha fatto il bomber. Quindi… alla grande!". La prestazione del difensore cileno è stata quasi da centravanti aggiunto: tre dei sei tiri nello specchio portati dai granata sono stati di Maripan. Uno di questi è valso i tre punti.
Avanti così Il Toro sale a undici punti, comincia a costruire una striscia interessante: è il terzo risultato utile consecutivo (il pari con la Lazio e le due vittorie con Napoli e Genoa) in otto giornate. "Abbiamo preso la strada giusta – riflette il numero uno granata -: l’altro sabato abbiamo vinto contro il Napoli, adesso contro il Genoa, prima ancora abbiamo fatto una grande partita con la Lazio ma purtroppo è arrivato il pareggio. Quindi, direi bene. Bisogna continuare così". Oggi la squadra torna ad allenarsi, dopodomani si viaggia a Bologna per l’infrasettimanale. "La prossima è una partita difficile contro il Bologna, ma dobbiamo andare lì con la stessa voglia di vincere che abbiamo avuto oggi (ieri per chi legge, ndr)".
il momento giusto
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Forse, per la prima volta da agosto, Marco Baroni si scioglie in un sorriso davanti ai cronisti. Il volto è più disteso, la soddisfazione gliela si legge negli occhi. "In questo momento era importante vincere per dare continuità e per il risultato – dice il tecnico -, ci siamo riusciti. Motivo per cui mi complimento con tutti i miei calciatori. Queste gare sono le più complicate, le più difficili: ce la portiamo a casa, entra nel nostro percorso di crescita che sta procedendo molto bene". Vittoria che vale oro, sull’andamento della gara racconta: "All’intervallo ho ribaltato lo spogliatoio perché siamo partiti mosci, con poco ritmo. Dovevamo giocare un primo tempo diverso: abbiamo fatto un palleggio lento creando vantaggi enormi al Genoa. All’intervallo ho chiesto una reazione diversa, di impeto, di energia. E c’è stata". Aggiunge: "Ogni partita è un esame, è un’opportunità di crescita: anche questa lo è stata, siamo contenti, andiamo avanti e c’è da lavorare tanto. Credo in questo gruppo, penso che abbia margini di miglioramento importanti a cominciare dal fatto che tutte le partite vadano iniziate subito con veemenza e con ritmo".
il gusto
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La ciliegina può essere la grande risposta che Baroni ha avuto da chi gioca meno. A partire da Paleari, passando per tutti i subentrati. "Non lascio indietro nessuno: le soddisfazioni più belle nella mia carriera le ho ricevute da chi gioca meno, a loro rivolgo le attenzioni principali. Tutti sono entrati bene, così si crea un gruppo forte e la squadra ne beneficia". Tameze? "Avere giocatori come lui con corpo e testa nel progetto è una gran bella cosa". Su Paleari: «Mai avuto dubbi: è un capitano dello spogliatoio, si allena da titolare".


