Dopo un 2024 da record, con
un incremento del valore complessivo del listino del 124% in
dollari, l'indice della Borsa di Buenos Aires S&P Merval si è
trasformato nel 2025 nel brutto anatroccolo dei mercati globali.
Nei primi otto mesi dell'anno il Merval ha perso terreno di
oltre il 40% del valore complessivo, evidenziandosi come la
peggiore a livello globale. E secondo gli osservatori, con
scarsi miglioramenti in vista a breve.
I principali portali specializzati riferiscono di "tensione"
nell'apertura della seduta dei mercati e a metà giornata
registrano un calo del 4,9% dell'indice, accompagnato da segnali
negativi anche sul fronte dei titoli di Stato. Secondo la
testata specializzata Ambito Financiero i bond argentini in
dollari lasciano oggi sul terreno fino al 7,8% mentre le
emissioni in pesos segnano cali fino al 12%.
Secondo alcuni economisti, l'andamento è legato ai dubbi
emersi sul programma economico del governo ultraliberista di
Javier Milei e principalmente la capacità del Tesoro di riuscire
a fare fronte alle prossime scadenze non rinnovabili del debito,
stimate in 8,1 miliardi di dollari, da qui a gennaio.
Perplessità che si riflettono nell'impennata dello spread con
i titoli della Federal Reserve misurato da JP Morgan, che ha
sforato i 1300 punti nominali dopo aver toccato un minimo di 560
a inizio anno.
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