In ogni rivoluzione conta acquistare bene, ma forse bisogna aver almeno la stessa "fortuna" nel vendere altrettanto bene, evitando di liberarsi di chi si conferma o si rivela talmente bravo da meritarsi un posto in Nazionale
Alessandro Vocalelli
19 novembre - 17:35 - MILANO
Il calcio è fatto di sensazioni, umori, illusioni, nostalgie, a volte previsioni che si rivelano sbagliate. Ma essendo una materia discutibile, sempre e comunque, bisogna affidarsi anche a dati di fatto oggettivi. I curricula certo, gli storici di ogni squadra e di ogni giocatore, a volte anche semplici considerazioni, che però si basano su dati di realtà. Un motivo di analisi può ad esempio partire da ciò che si è visto in Italia-Francia, al di là del risultato finale. Ma dal punto di vista delle presenze in campo. Su ventinove calciatori impiegati, sedici azzurri e tredici nostri avversari, ce ne sono stati cinque della Juve o ex della Juve. Con questi ultimi che rappresentavano la maggioranza.