
hummels
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Il difensore tedesco, dopo l'amarezza dell'espulsione a Bilbao, a 36 anni ha deciso di dire stop. Una carriera da simbolo del Borussia in Germania
Il momento in cui smettere non poteva che deciderlo lui. Mats Hummels non avrebbe mai terminato la carriera dopo anni di panchine sempre più frequenti, venendo considerato un ex giocatore prima ancora di aver appeso gli scarpini al chiodo. Non è nemmeno il tipo che si accontenta di andare a giocare in campionati minori, pur di non accettare il calo atletico al quale, inevitabilmente, si va incontro. Hummels decide di smettere, decide quando farlo, pur avendo ancora offerte interessanti sul tavolo. Proprio perché non vuole macchiare la sua carriera. Ci tiene troppo alla sua immagine. Da grande giocatore (campione del mondo con la Germania nel 2014, campione di Germania con Bayern e Dortmund), ma anche da personaggio. Perché Hummels è un calciatore moderno, capace anche di creare interazioni con il pubblico attraverso i social. Con autoironia e simpatia, ma anche con prese di posizione forti. Perché gli è sempre piaciuto farsi notare, in campo e fuori. Non si è mai fatto spaventare dalle critiche, ma lui vuole sempre stare in pace con se stesso. Senza doversi vergognare di prestazioni o uscite inopportune. Ora gli mancano otto partite di Serie A da giocare. Al massimo. Probabilmente però saranno meno. Poi dirà basta. Ma sarà lui a farlo, senza che qualcuno lo accompagni alla porta.