Uno studio ha rintracciato un nesso tra l'infertilità e un microbiota intestinale
Riccardo Cristilli
10 maggio - 11:55 - MILANO
Nel mondo circa 186 milioni di persone soffrono di infertilità, una condizione che non ha un impatto soltanto sulla vita di una coppia ma anche sul futuro delle diverse nazioni e del mondo intero. Molti fattori dell'infertilità sono ancora poco noti ed esplorati, come ha spiegato Linda Vingozzi che si occupa di Andrologia e medicina della sessualità. Questo nonostante circa due coppie su cinque siano interessate dal problema.
la ricerca su intestino e fertilità
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Lo studio del microbiota intestinale, il più grande e complesso insieme di batteri, virus e funghi del nostro organismo, sta diventando centrale nelle ricerche legate al tema della fertilità. Uno squilibrio all'interno del microbiota può essere cruciale nell'insorgenza dell'infertilità. Un recente studio pubblicato su Scientific Reports e portato avanti dai ricercatori dell'Università di Pechino ha evidenziato proprio il possibile collegamento tra l'intestino e la fertilità. Attraverso i dati genetici nella valutazione della composizione del microbiota intestinale, i ricercatori hanno identificato 15 gruppi di batteri alleati della fertilità e 2 ceppi nemici della capacità riproduttiva.
il microbiota per la fertilità
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Come evidenziato in un recente congresso della Siams – Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, questa scoperta potrebbe offrire nuovi spunti nelle diagnosi precoci, nella prevenzione e nel trattamento dell'infertilità. Finora, infatti, mancava un'analisi in grado di identificare un nesso causale tra microbiota e infertilità, soprattutto perché altri fattori, come lo stile di vita e l'alimentazione, finivano per interferire nell'analisi. Proprio per questo la ricerca si è fondata su dei dati genetici non influenzabili.
i dati
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Lo studio ha analizzato le informazioni sul genoma associate al microbiota derivante da campioni raccolti su 18mila persone di diversi paesi tra cui USA, Corea del Sud e Germania, di un'età tra i 50 e i 62 anni. Negli uomini sono stati identificati 5 gruppi di batteri che hanno un effetto protettivo, tra cui i gruppi Bacteroidaceae ed Enterobacteriales come l'Escerichia coli. La presenza dei batteri del genere Allisonella, è stata collegata all'insorgenza dell'infertilità, in quanto promuovendo lo stress ossidativo, favoriscono un microambiente infiammatorio che può danneggiare il DNA degli spermatozioi. Nelle donne su 11 gruppi batterici solo uno ha mostrato un'influenza negativa sulla fertilità. Questo studio ha ancora grandi potenzialità nell'analisi dell'infertilità e potrebbe cambiare le cure, aprendo la strada a nuove strategie terapeutiche per migliorare la fertilità di entrambi i sessi.