L'attaccante del Liverpool stava raggiungendo Santander e poi l'Inghilterra in traghetto: non poteva volare dopo un intervento chirurgico. Dieci giorni fa un altro grave incidente nella zona, sotto accusa lo stato dell'asfalto della A-52. Domani i funerali
4 luglio 2025 (modifica alle 08:46) - MILANO
Emergono nuovi dettagli sull'incidente che è costato la vita all'attaccante del Liverpool Diogo Jota e al fratello André Silva, anche lui calciatore. Erano a bordo di una Lamborghini a noleggio che ha preso fuoco dopo l'uscita di strada a causa dello scoppio di un pneumatico, mentre viaggiavano ad alta velocità sull'autostrada A-52 vicino a Cernadilla (Zamora). I due fratelli stavano raggiungendo Santander e avevano scelto l'auto invece dell'aereo su consiglio medico. Già in passato Diogo Jota aveva scelto questo itinerario per tornare in Inghilterra.

l'intervento
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Diogo Jota era stato operato recentemente per una lesione polmonare e il protocollo raccomandato sconsiglia di volare per evitare i rischi legati alle variazioni della pressione sanguigna. La moglie di Diogo Jota ha confermato che i due avrebbero dormito a Benavente, a un'ora e mezza di strada dal luogo dell'incidente per poi raggiungere Santander e prendere il traghetto delle 16 verso Portsmouth (Inghilterra). Lì avrebbero percorso altri 430 km per arrivare a Liverpool: l'attaccante dei Reds avrebbe dovuto ricominciare la preparazione con i compagni martedì.

l'auto
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Fonti della Guardia Civil hanno indicato come causa dell'incidente la possibile velocità eccessiva. Stando alla ricostruzione ufficiosa della Guardia Civil, durante una fase di sorpasso - su un tratto autostradale con limite di 120 km orari - sull'asfalto irregolare uno pneumatico posteriore è scoppiato, provocando la perdita di controllo del mezzo, l'impatto e quindi l'esplosione. L'auto, una Lamborghini Huracán a trazione posteriore, era stata noleggiata da Diogo Jota.
le denunce
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L'incidente è avvenuto sulla A-52, l'autostrada tra Galizia e Portogallo, già in passato sotto accusa per la scarsa manutenzione. Nell'aprile dell'anno scorso erano state presentate numerose denunce per il cattivo stato dell'asfalto e 10 giorni fa una donna è rimasta gravemente ferita ed è stata estratta dalla sua auto distrutta nella stessa zona dell'incidente di Diogo Jota. La polizia sta anche cercando di determinare a che velocità viaggiasse la Lamborghini dei due fratelli.
La moglie di Diogo Jota, Rute Cardoso, ha raggiunto ieri l'Istituto di Anatomia Forense di Zamora dove le due salme sono state portate per il riconoscimento tramite Dna. Solo 12 giorni fa era stato celebrato il matrimonio alla presenza dei tre figli. Per lei e i famigliari è stata assicurata l'assistenza psicologica.
Oggi pomeriggio nella cappella della Risurrezione a Gondomar è prevista una veglia funebre. I funerali si terranno domani alle 10 alla chiesa matrice di Gondomar, a pochi chilometri da Porto, dove i due fratelli erano nati e cresciuti.
La Gazzetta dello Sport
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