Lo stop del danese riaccende la discussione sui troppi impegni nel circuito Atp. Anche Fritz si espone: "Così è dura per il corpo"

20 ottobre 2025 | 11.03
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L'infortunio di Holger Rune fa scattare l'ennesimo allarme nel mondo del tennis. Il danese si è fermato nella semifinale dell'Atp di Stoccolma contro Humbert per la rottura del tendine d'Achille, poi confermata dagli specialisti in maniera totale. Rune sarà operato tra pochi giorni e potrà tornare in campo a metà della prossima stagione, ma il suo stop ha riacceso il dibattito tra i professionisti, relativamente ai troppi impegni del calendario Atp.
Infortunio Draper, Rune: "Noi spinti al limite"
Tra questi c'è per esempio Jack Draper, infortunatosi nell'ultimo Us Open e ora fermo. Il tennista britannico, al lavoro per ritrovare la forma migliore, salterà per esempio le Atp Finals a Torino: "Gli infortuni capitano - ha scritto sui social - stiamo spingendo i nostri corpi a fare cose che non dovrebbero accadere nello sport ad alto livello. Abbiamo così tanti giovani incredibili nel tour in questo momento e sono orgoglioso di farne parte. Tuttavia, il tour e il calendario devono adattarsi se qualcuno di noi vorrà vivere una lunga carriera".
Un tema toccato anche da Taylor Fritz, attuale numero 4 del ranking: "I fatti dimostrano più infortuni e burnout che mai, perché le condizioni delle palline e dei campi sono rallentati molto, rendendo la routine settimanale ancora più impegnativa a livello fisico ed è dura per il corpo". Insomma, un problema che ha portato intanto a una presa di coscienza notevole.
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