A Namur è andata in scena una mano piuttosto pittoresca anche se non è poi così raro che dinamiche del genere capitino anche ad alti livelli. Il giocatore olandese si è trovato a fronteggiare il francese Hamaoui che ha potuto "leggere" perfettamente la mano dell'avversario. Anche se non è bastato....
Al PokerStars Open si è chiuso un day 2 ricco di spunti interessanti. La bolla è scoppiata al 16esimo livello di giornata. Atmani ha perso il classico coinflip contro Sey. Da leggere invece la mano tra Hagedoorn e Hamaoui con il primo che ha commesso un errore "indolore". Ecco quel che è successo a Namur
SPOT DECISAMENTE INTERESSANTI A NAMUR
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Nella tappa belga del PokerStars Open nessuno si è risparmiato: abbiamo potuto assistere a una vastissima gamma di scontri "classici" ma anche di chiamate da veri sceriffi. Nel secondo raggruppamento rientra di sicuro lo spot che vedeva coinvolti il tedesco Lyubomir Gyundzhiev e il belga Matthais De Meulder con quest'ultimo che aveva difeso da big blind dopo il raise da UTG dell'avversario. Su un flop A♥ 9♠ 5♦ c'è stato il check-call da parte del belga sulla continuation bet del rivale. Il turn è stato un A♦ che ha smorzato l'action visto il doppio check. Stessa situazione al river dopo un innocuo 3♣ con De Meulder che incassa il piatto con K♥ Q♥ contro K♠ J♠ di Gyundzhiev. Ferdinando D'Alessio, che non batte bandiera italiana, ha invece mostrato i muscoli contro Janotta. Su un board che recitava J♥ 8♠ 5♦ 8♦ A♠ e il check in quinta strada di Janotta, arrivava un bel 108.000 di bet da parte di D'Alessio. Fold da parte di Janotta che mostrava un J♣ ma bianco totale del belga che incassava mostrando 9♥ 6♥
LA MANO HAGEDOORN VS HAMAOUI
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E veniamo al racconto del curioso episodio che ha fatto sorridere un po' tutti al tavolo dell'Open durante il day 2. Abbiamo scoperto che vincere senza guardare le carte è possibile. Un po' più complicato portare a casa un torneo mostrandole sempre! Siamo al 18esimo livello, blinds 3000/6000/6000 e Ahmed Hamaoui mette una pila di chips nel mezzo. E' la classica mossa da allin "virtuale" nel senso: il francese mette oltre 80.000 lasciandosi dietro circa 20.000 e solitamente, chi decide di giocarsi la mano, controrilancia per mettere l'avversario allin. La parola arriva a Jort Hagedoorn che annuncia il call, pensando che Hamaoui fosse con tutte le chips nel mezzo. Normale quindi che l'olandese mostri le carte: A♠ A♣. Piccolo problema: Hamaoui non aveva messo tutto nel piatto e Jort aveva annunciato (solo) il call. Viene chiamato il tournament director ma qui la regola è abbastanza semplice. Chi ha girato le carte prosegue nel colpo con le proprie hole cards visibili a tutti. Non c'è fold, penalità o mano dichiarata morta. Hamaoui ha il vantaggio di conoscere la situazione e al flop potrebbe fare check o foldare di fronte a una puntata. Su J♠ J♦ 3♥ Hagedoorn mette allin il rivale che però folda!