
una foto una storia
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Nuotava, andava a cavallo, era eccellente nel golf, voleva formare una squadra femminile di cricket ed eccelleva con la racchetta: Kate è stata forse la più grande attrice di sempre, ma avrebbe voluto essere un'atleta. E in un suo scatto sul campo da tennis...
Alessandra Giardini
17 maggio 2025 (modifica alle 14:22) - MILANO
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Calgary è riuscito grazie a tecniche sofisticate a osservare l’aura, descrivendola come una sorta di luce emessa dal corpo che svanisce con la morte. Tra le mille immagini che potevano essere utilizzate per illustrare questa notizia significativa, un piccolo quotidiano della provincia canadese ha scelto una foto di Katharine Hepburn su un campo da tennis. Un’attrice morta a 96 anni, nell’ormai lontano 2003. Perché in una remota redazione qualcuno ha pensato che quella vecchia foto in bianco e nero fosse la più chiara dimostrazione di aura? Perché l’aura di Katharine Hepburn era così luminosa da resistere al tempo. E dire che nel 1938, dopo una serie di film di insuccesso, era finita in un’inserzione pubblicitaria sull’Hollywood Reporter tra le attrici segnalate come "veleno per il box office". I suoi film non funzionavano al botteghino, Kate (foto in alto, nel film Pat and Mike) era troppo avanti con i tempi. Si consolò tornando per un po’ al teatro, diventando una leggenda e vincendo quattro Oscar come miglior attrice protagonista, nessuna come lei. Ma quella non era mai stata la sua ambizione: alla classica domanda "cosa vuoi fare da grande?", la giovane Katharine rispondeva sempre allo stesso modo. Voleva diventare un’atleta, e vincere.