Juve rigenerata: Tudor cerca la conferma

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Igor si gioca il futuro del club e anche il suo. E sceglie Weah, con Koop in panchina

Filippo Cornacchia

Giornalista

6 aprile - 09:52 - TORINO

Igor Tudor vuole essere un allenatore, non un traghettatore. Ma più che alle etichette che non gli vanno a genio, il croato in questo momento è focalizzato soltanto sulla missione Champions da portare a termine. Una chiamata allunga la vita, recitava un famoso spot del passato. Nel caso del nuovo allenatore della Juventus, tornato a Torino dopo l’esonero in corsa di Thiago Motta, al massimo può essere il “quarto posto” a prolungargli l’esperienza sulla panchina della Signora oltre il Mondiale per Club estivo. Discorsi futuri. Adesso Igor ha in testa soltanto due pensieri: battere la Roma stasera e continuare a rigenerare la Juventus. "Ho trovato la squadra in un momento brutto – ha sottolineato il tecnico bianconero -, ma ci siamo rialzati e abbiamo iniziato a pedalare. Quanto tempo servirà non lo so e non lo può sapere nessuno, è difficile da dire. Però vedo già cose interessanti". A partire dal ritrovato spirito juventino - e di gruppo - mostrato nel debutto vincente contro il Genoa. Stasera Igor cerca conferme.

Koop in panchina

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L’ex difensore bianconero è partito dal cuore dei giocatori, trovati con il morale a terra quando meno di due settimane fa si è insediato alla Continassa, ma giorno dopo giorno sta cercando di trasformare la Juventus sotto tutti i punti di vista. Dopo aver lanciato la difesa a tre, Yildiz sulla trequarti e rimesso Vlahovic al centro dell’attacco, Tudor si aspetta di aumentare i gol attraverso il gioco ma anche grazie punizioni e angoli: "Abbiamo lavorato tanto sulle palle inattive", ha confermato l’allenatore di Spalato. La corsa al quarto posto passa pure dalle situazioni da fermo, finora quasi mai sfruttate (appena 4 gol): in Serie A ha fatto peggio soltanto il Monza, mentre in Europa i bianconeri sono 84esimi. Il miglioramento passerà anche dai piedi di Koopmeiners, che Tudor intende recuperare togliendogli pressione. Tanto che oggi l’olandese partirà dalla panchina con Weah di nuovo titolare e Nico avanzato sulla trequarti: "Si parla troppo di Koop. Alla fine quelli forti si impongono e lui è uno di quelli".

Igor contro tutti

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Tudor non fa calcoli per il futuro e nemmeno in vista del big match dell’Olimpico: "E’ una partita importante, non decisiva. A me sono sempre piaciute queste serate, sono quelle che i giocatori amano di più. Andiamo all’Olimpico senza fare calcoli. Non si va a Roma dicendo “vinciamo”, ma con la consapevolezza di esserci preparati per fare i tre punti, poi può succedere di tutto. L’episodio con Totti? Sono questioni di campo, ne abbiamo già parlato tante volte…". Igor dribbla il passato da giocatore e la rivalità con i giallorossi, sorvola sul passato-recente (le parole delle ultime ore del predecessore Motta)e non spreca energie pensando a quello che verrà e ai possibili successori: da Conte in giù. Tudor vede solo la Champions e fa bene: il futuro è oggi. Tanto per lui quanto per la Juventus.

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