Italiani al risparmio, scatta l'era del 'deconsumismo'

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 Gli italiani tornano a riempire il carrello della spesa, soprattutto in chiave salutista, ma nell'acquisto domina la tendenza al risparmio, driver primario per il 42% degli italiani, con un'attenzione ai prodotti in offerta e a marchio. È quanto evidenzia l'anteprima digitale del 'Rapporto Coop 2025-Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani', presentata a Milano, secondo cui sembra oramai arrivato il tempo del 'deconsumismo'. Una tendenza che si fa largo non solo tra gli scaffali dei supermercati ma ovunque, con l'acquisto solo delle cose indispensabili, molto nel second hand o riparando gli oggetti piuttosto che sostituirli. Anche dove gli italiani tornano a spendere, ad esempio in tecnologia, lo fanno privilegiando l'utilità alla gratificazione, tanto che gli acquisti annui di smartphone si riducono di 2 milioni di unità rispetto al 2022.
    Nei primi sei mesi del 2025 si registra una ripresa importante nei carrelli della spesa, con le vendite a valore e a volume nella grande distribuzione che crescono rispettivamente di un +3,8% e di un +2%. A fare da traino sono frutta e verdura e altri comparti del fresco. "È un anno iniziato bene che poi ha avuto una stasi" nei mesi di luglio e agosto "quindi vedremo come andrà l'autunno - commenta Maura Latini, presidente Coop Italia -. Il rapporto Coop disegna una preoccupazione diffusa, il potere d'acquisto delle famiglie è eroso, ci sono delle difficoltà nel tenere in equilibrio i costi e i redditi".
    A tavola domina la ricerca del risparmio che sembra rivolgersi in minor misura all'utilizzo del discount, una crescita a volume del +1,8% nel primo semestre 2025, ma agli scaffati dei supermercati, che mettono a segno un +2,7%. Qui gli italiani prediligono i prodotti in promozione e quelli a marchio del distributore. "Nei supermercati i consumatori trovano un'offerta più variegata e complessa, più promozioni - osserva Albino Russo, direttore generale Ancc Coop e curatore del Rapporto -, con la marca del distributore che sembra oggi il grimaldello per tenere insieme la necessità di far quadrare il budget mensile con la richiesta di qualità".
    Anche se attenti alla spesa gli italiani non rinunciano al cibo, che ha una sua centralità nei consumi, meglio se fresco, poco processato, senza additivi e biologico, nel segno di una tendenza salutista. Il cibo ha acquisito nella percezione corrente una funzione di alleato della salute, la longevità si conquista a tavola, anche se non si disdegna, secondo il Rapporto, nemmeno l'utilizzo di farmaci ad hoc. Il 16% degli italiani ha già utilizzato o sarebbero interessati a provare farmaci per il diabete che hanno anche un impatto diretto sul metabolismo e dunque tengono il peso sotto controllo.
    La dieta degli italiani è una dieta per sottrazione, secondo il Rapporto Coop. Ogni grammo conta e il controllo del peso che quasi 1 italiano su 4 fa almeno una volta a settimana può spiegare il vero e proprio boom di vendite delle bilance sia per la persona che per gli alimenti. Le prime registrano un aumento esponenziale nei primi sei mesi dell'anno pari a oltre il +55% (ne sono state vendute oltre 432.000 in più), le seconde si attestano su un +5.5%.
   

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