Il 21 novembre il sorteggio: la semifinale sarà in casa, per la finale deciderà l’urna. Senza pensare al passato...
Giovanni Battista Olivero
15 ottobre 2025 (modifica alle 00:28) - MILANO
Ne parliamo da qualche mese, per prepararci e anche un po’ per esorcizzarli. E adesso comincia il conto alla rovescia: i playoff, prezioso ma temutissimo corridoio di ingresso al Mondiale per chi non ha imbucato la galleria principale, sono la nostra realtà. Non ufficialmente, certo: c’è una remota (remotissima) possibilità che la Norvegia ci stenda un tappeto rosso e ci regali il suo pass. La differenza reti non la guardiamo nemmeno, dovremmo quindi scavalcare Haaland e compagni, che hanno tre punti in più, nelle ultime due partite. In pratica, la Norvegia dovrebbe al massimo pareggiare con l’Estonia e perdere con gli azzurri: così l’Italia, superando anche la Moldova, chiuderebbe a 21 e i norvegesi a 19. L’Estonia, però, in questo girone ha collezionato cinque sconfitte: solo contro la Moldova ha ottenuto una vittoria e un pareggio. Insomma, nessuna illusione. Proprio nessuna. E avendo messo in cassaforte il secondo posto possiamo ancora guardare con fiducia alla qualificazione.
speranza mondiale
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Playoff, quindi. Due partite da vincere per regalare il primo Mondiale a un’intera generazione di giovani tifosi: chi è nato poco dopo il trionfo di Berlino si è goduto il racconto delle magiche notti del 2006, ma non sa che cosa significhi soffrire e gioire per la Nazionale nella competizione più importante e globale. Due partite da vincere per evitare l’umiliazione della terza eliminazione consecutiva ai playoff: Svezia e Macedonia del Nord sono gli orchi di fiabe che non hanno avuto un lieto fine. Adesso, per favore, basta.
testa di serie
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La formula è quella di quattro anni fa: semifinale in casa ed eventuale finale da giocare nella sede stabilita dal sorteggio. Nel 2022, se avessimo battuto i macedoni, ci saremmo giocati il pass in Portogallo, scoglio enorme che però avremmo tanto voluto provare ad aggirare. L’Italia è testa di serie e quindi in semifinale pescherà un’avversaria dalla quarta fascia, ossia una delle ripescate dalla Nations League: Romania, Svezia, Macedonia del Nord, Irlanda del Nord. Poi si vedrà e adesso non ha senso individuare un eventuale spauracchio, sia perché bisognerà prima meritarsi la finale sia perché le qualificazioni si concludono tra un mese e quindi devono arrivare ancora tanti verdetti definitivi nei gironi. Si può, però, provare a ipotizzare le altre teste di serie (Turchia, Ucraina e Polonia) e le squadre che si dovrebbero dividere tra seconda (Galles, Scozia, Ungheria e Rep.Ceca) e terza (Slovacchia, Albania, Bosnia e Kosovo) fascia. Il 18 novembre la situazione sarà completamente definita e tre giorni dopo il sorteggio ci farà conoscere gli accoppiamenti dei playoff.
ottimismo
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La semifinale sarà in programma il 26 marzo: mancano 162 giorni, che dal punto di vista calcistico sono un’era geologica. In mezzo ci saranno tante partite di campionato e coppe, possibili infortuni, scadimenti e miglioramenti di forma. Sarà determinante affrontare bene le ultime due partite del girone, sia per continuare la striscia di successi sia per arrivare ai playoff dopo aver battuto la Norvegia, più forte sicuramente della semifinalista che sfideremo a marzo e molto probabilmente anche dell’eventuale finalista. Gli azzurri dovranno soprattutto togliersi dalle spalle lo zaino dei brutti ricordi: è il passato, lasciamolo da parte. E andiamo a prenderci il Mondiale.