L'eventuale perdurare dell'incertezza
e un aumento delle tensioni commerciali avrebbero sulla crescita
del Pil italiano un impatto negativo di 2 decimi di punto nel
2025 e di tre decimi nel 2026. E' la stima fornita dall'Istat
nella relazione sul Dfp presentata in audizione. Con cautela
l'Istituto parla di una "valutazione parziale e soggetta alla
difficoltà di ipotizzare non solo l'evoluzione delle principali
variabili esogene ma anche la risposta di politica economica e
commerciale da parte di Governi e Banche Centrali".
Nel Dfp le previsioni di crescita indicano un Pil in aumento
dello 0,6% quest'anno e dello 0,8% nel 2026.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA