A luglio l'Istat stima una crescita
congiunturale più ampia per le esportazioni (+1,2%) rispetto
alle importazioni (+0,7%). L'aumento dell'export si deve alle
maggiori vendite verso l'area extra Ue (+2,4%), mentre l'export
verso l'area Ue è stazionario. Su base annua l'export cresce del
7,3% in termini monetari e del 6,9% in volume. La crescita
tendenziale dell'export in valore è più sostenuta per i mercati
extra Ue (+9,9%) rispetto a quelli Ue (+4,8%). L'import registra
un incremento tendenziale del 6,1% in valore, che coinvolge di
più l'area extra Ue (+13,1%) rispetto a quella Ue (+0,8%); in
volume, le importazioni sono a +1,1%.
Il saldo commerciale a luglio 2025 è pari a +7.908
milioni di euro (era +6.817 milioni nello stesso mese del 2024).
Il deficit energetico (-4.111 milioni) è inferiore rispetto a un
anno prima (-4.839 milioni). L'avanzo nell'interscambio di
prodotti non energetici sale da 11.656 milioni di luglio 2024 a
12.019 milioni di luglio 2025.
.Nei primi sette mesi del 2025, l'export registra una
crescita tendenziale del 2,9%, spiegata dalle maggiori vendite
di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
(+37,2%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+13,9%),
prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,3%) e metalli di base
e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+3,9%). Per
tutti gli altri settori si rilevano diminuzioni nelle vendite:
le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,8%)
e autoveicoli (-9,7%).
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