Il francese è il più fresco degli attaccanti di Chivu. Può fare coppia con Lautaro
"Potete tornare dalla sosta per favore? Mi annoio". L’appello col sorriso di Marcus Thuram, ieri al lavoro solo soletto per proseguire nelle terapie alla coscia infortunata, non è caduto nel vuoto: da questo pomeriggio Appiano si ripopolerà di Inter — oggi sono attesi i primi nazionali al rientro, con Bastoni in testa al gruppo e poi Dumfries, De Vrij, Sucic e Zielinski mentre domani tocca ad Akanji — ma l’attacco no, non ancora. Perché mentre Pio Esposito cercherà punti mondiali in maglia azzurra a Udine e capitan Lautaro frullerà tutto in poche ore - Argentina -Porto Rico nella notte tra oggi e domani e poi subito aereo per rientrare in Italia — Ange Bonny sarà un uomo solo al comando lì davanti. E proverà a sfruttare il vantaggio guadagnato.
Condizione
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Perché, se l’ultima parola sulla coppia di attaccanti che sabato sera dovrà azzannare la difesa meno battuta d’Europa spetterà logicamente a Cristian Chivu, il suo Angelo francese parte con qualche metro sui colleghi: Bonny non è solo l’Mvp di Inter-Cremonese (un gol e tre assist, praticamente una firma su ognuna delle reti con cui i nerazzurri hanno centrato la quinta vittoria di fila tra campionato e Champions), è anche e soprattutto il più fresco degli attaccanti nerazzurri. Il che di questi tempi non è poco: con Thuram fuori uso e Lautaro spremuto da viaggi intercontinentali e impegni in nazionale, riattaccare la spina con la carica di Bonny è l’approccio migliore per affacciarsi alla supersfida di sabato sera con la Roma capolista.
Dal Meazza all’Olimpico
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Inutile girarci intorno: a meno di malaugurate notizie dall’altra parte del mondo, Chivu ha una sola maglia da assegnare in attacco, quella del partner di Lautaro. E sarà una corsa a due tra i giovani bomber sbarcati alla Pinetina tra giugno e luglio. Che stanno bene, giocano e segnano alternandosi in nerazzurro e non solo: mentre Bonny si godeva una settimana da film dopo la notte da leone a San Siro, Pio si è preso l’abbraccio di tutta l’Italia con quel gol in Estonia, il primo in Nazionale alla seconda presenza in azzurro. Il duello è sul filo insomma, e un eventuale bis di Esposito contro Israele potrebbe chiaramente rimescolare le carte, ma le sensazioni del momento spingono in direzione di Bonny.
Sostituto naturale
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Non è solo una questione di freschezza atletica e di minuti risparmiati rispetto ai compagni di reparto impegnati con le nazionali. Bonny è in pole anche perché è il candidato naturale come vice di Thuram, suo primo sostenitore sui social e prezioso consigliere in questi giorni alla Pinetina. Se fosse un gioco delle coppie tra titolarissimi e alternative, gli incastri sarebbero più o meno immediati: Pio con Marcus e Bonny con Lautaro. Velocità, movimenti verso l’esterno, interscambiabilità di posizioni con il capitano e una grande attitudine per l’assist: l’ex Parma è l’alter ego tattico di Marcus e la serata da star con la Cremonese, alla prima da titolare in nerazzurro, è lì a dimostrarlo. Quello che colpisce di lui, poi, e che ha conquistato Chivu già ai tempi del Parma, è la lucidità nelle scelte: che sia un passaggio per un compagno o un tiro verso lo specchio, Bonny fa spesso e volentieri la cosa giusta. Anche in questo campo, va detto, è una bella lotta con Pio.
Alternanza
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E allora, la formula più probabile è quella della staffetta tra baby attaccanti: chiunque parta titolare, lascerà spazio e minuti all’altro. Sarà così all’Olimpico e la storia è destinata a ripetersi martedì in Champions, quando l’Inter volerà a Bruxelles a caccia di punti contro l’Union Saint Gilloise. A Napoli, invece sarà nuovamente ThuLa: Marcus lavora duro per la notte del Maradona, ne vale la pena anche quando Appiano è deserta e per un giorno ci si annoia.