Entra nel vivo la discussione sui palinsesti Rai per la prossima stagione, che domani saranno oggetto di una prima illustrazione in consiglio di amministrazione, e le polemiche non si fanno attendere. Alcune indiscrezioni su possibili tagli a format di approfondimento hanno messo sul chi va là l'opposizione che teme una sterzata della programmazione a favore dell'esecutivo.
I giochi in realtà non sono ancora fatti, anche perché manca ancora qualche settimana alla presentazione del 27 giugno a Napoli. In bilico sembrerebbero programmi come Tango condotto da Luisella Costamagna nella seconda serata di Rai2 e altri in onda su Rai3, come Petrolio di Duilio Gianmaria, Il Fattore umano, programma d'inchiesta ideato da Riccardo Iacona, Agorà weekend di Sara Mariani, oltre a Rebus di Giorgio Zanchini in onda la domenica pomeriggio. È evidente che, anche sulla base delle linee guida approvate in cda lo scorso febbraio, che prevedono la razionalizzazione e la riduzione della frammentazione dell'offerta e il rafforzamento dell'identità delle reti (con particolare riferimento a Rai2 e Rai3), qualcosa sarà tagliato. Al momento Rebus sembra tra i maggiori indiziati, ma si vedrà.
"Apprendiamo con grande preoccupazione le ipotesi di un possibile ridimensionamento, o addirittura della cancellazione, di alcune trasmissioni - afferma l'esponente M5s Dolores Bevilacqua -. Colpire proprio queste trasmissioni significa indebolire l'identità stessa di Rai3, storicamente legata all'informazione di qualità e all'analisi critica del presente. Il dubbio che dietro queste scelte ci siano logiche ideologiche più che editoriali è forte. E sarebbe gravissimo".
Stefano Graziano, capogruppo Pd in Vigilanza, si augura che si tratti di "una fake news: tutti i programmi di successo sarebbero cancellati in un ulteriore atto contro il pluralismo, il contrario di ciò che bisogna fare".
Intanto domani approda in cda uno degli avvicendamenti alla guida di testate già previsto dal momento in cui si trovò l'accordo per il pacchetto di nomine dello scorso marzo. Al Giornale Radio Rai e Radio 1, al posto di Francesco Pionati, che ha raggiunto l'età pensionabile, arriva Nicola Rao, attuale direttore della Comunicazione, gradito a Fratelli d'Italia. Il suo curriculum è stato inviato dall'Ad Giampaolo Rossi ai consiglieri in vista del voto di domani.
Non è prevista votazione, invece, per le altre nomine, non alle testate, che l'Ad dovrebbe comunicare domani ai consiglieri. Alla direzione di Radio 2 è in arrivo Giovanni Alibrandi, sponsorizzato dalla Lega, al posto di Simona Sala, destinata forse a prendere il posto a Radio3 di Andrea Montanari, che a ottobre raggiungerà l'età pensionabile. Al nuovo direttore toccherà decidere anche sul futuro di Fiorello, riportato recentemente in onda da Sala su Radio 2 con 'La Pennicanza' e in ballo per una ripresa a ottobre.
Alla direzione Comunicazione, al posto di Rao, arriverà Fabrizio Casinelli, che lascerà la guida dell'ufficio stampa a Incoronata Boccia. Rossi potrebbe comunicare anche un cambio al vertice di Rai Libri, direzione collocata nell'ambito di Rai Com. Alla guida è in arrivo Adriano Monti Buzzetti, che prenderebbe il posto di Roberto Genovesi, passato al timone di Rai Kids lo scorso aprile.
Intanto, qualcosa si muove sul fronte della riforma della governance che, in base al Media Freedom Act europeo, dovrebbe essere approvata entro l'8 agosto, eliminando il rapporto diretto tra i vertici del servizio pubblico e l'esecutivo. In attesa delle decisioni della Commissione VIII del Senato, dove sono stati depositati i diversi progetti di legge, Forza Italia ha presentato, con Maurizio Gasparri e Roberto Rosso, la sua proposta, che prevede un cda con sei membri eletti dal Parlamento, uno dal personale e nessuno dal governo, oltre a più poteri all'Agcom e un canone stabile, con riduzioni al massimo del 5%. "Dalla prossima settimana - ha spiegato Rosso - verrà creato un comitato ristretto per l'esame degli otto disegni di legge giacenti, cercando velocemente di individuare un testo base o creare un testo unificato che poi verrà messo all'attenzione della commissione e dell'aula".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA