Il triplete della Pro Recco: 12-9 al Radnicki e trionfo in Euro Cup

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Dopo Coppa Italia e scudetto, la stagione si chiude con la vittoria nella seconda competizione continentale. I liguri battono nuovamente i serbi. Poker di Cannella  

Franco Carrella

24 maggio 2025 (modifica alle 21:51) - MILANO

Chiamatelo baby triplete o come vi pare: anche se non è Champions, è la degna chiusura di un anno speciale. Nella stagione della rinascita, la Pro Recco aggiunge un altro tassello prezioso dopo la conquista di Coppa Italia e scudetto: l’Euro Cup, conquistata contro i serbi del Radnicki in una finale senza storia, 12-9 dopo il 16-12 di Kragujevac che rappresentava già un’ipoteca solida. «Un’annata davvero straordinaria - il commento del tecnico Sandro Sukno - e impensabile a settembre. Complimenti alla società e grazie ai ragazzi che non hanno mai mollato. In ogni allenamento ci hanno messo una passione speciale». Era l’unico trofeo mancante in bacheca, dopo le sfide perse nel 1993 con gli ungheresi dell’Ujpest e nel 2002 col Brescia. Contro i lombardi, martedì, era stato agguantato alla bella lo scudetto numero 37. Due mesi fa, a Napoli, la conquista della Coppa Italia contro il Savona.

I RIVALI

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Un risultato non scontato considerando il valore degli avversari, imbottiti di campioni olimpici (Radoslav Filipovic, Nikola e Petar Jaksic, Strahinja Rasovic, Radomir Drasovic, l’ex Dusko Pijetlovic), trionfatori nel campionato serbo e in Regional Liga. Forte del rientro di capitan Francesco Di Fulvio, squalificato nella gara-3 dello scudetto, a Sori la formazione ligure archivia la pratica già a metà partita con il 7-3 di Giacomo Cannella e poi si arriverà al massimo vantaggio sul 9-3 siglato da Ciccio Condemi: sono proprio i due azzurri, rispettivamente con quattro e tre gol, i migliori marcatori del ritorno (parziali 3-2, 4-1, 2-3, 3-3). Ultimi minuti di pura accademia, gestendo l’abbondante vantaggio. «Siamo scesi in acqua senza pensare al risultato dell’andata. È stata forse la stagione più faticosa da 11 anni a questa parte», osserva Di Fulvio. Un traguardo che rappresenta anche una spinta incoraggiante per il Settebello, sulla strada dei Mondiali di Singapore che devono farci dimenticare il triste epilogo dei Giochi di Parigi. Il Radnicki aveva vinto l’Euro Cup nel 2013 superando la Florentia. 

SCUDETTO DONNE

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Si è giocata anche gara-1 della finale scudetto donne: a Catania, l’Orizzonte batte la Sis Roma 13-6 (3-2, 4-2, 5-1, 1-1) con 4 gol di Halligan. Una partita dominata dalle campionesse, sul +7 anche in occasione del 12-5 realizzato da Di Mario, la presidente che in ogni finale si rituffa abitualmente in acqua per qualche minuto prezioso, mentre le ospiti pasticciano in attacco. Il ritorno martedì al centro federale di Ostia, eventuale bella in Sicilia sabato, entrambe le sfide alle 18.30 in diretta su RaiSport.

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