Il potente explorer GX38 Voyager è studiato per navigare a lungo e ovunque, a partire dall'inedito sistema di propulsione che combina bene motori elettrici, generatori diesel e pannelli solari
Maurizio Bertera
12 ottobre - 12:03 - MILANO
GX Superyachts - marchio del cantiere sloveno Greenline Yachts - è stato tra i protagonisti del recente Monaco Yacht Show con la presentazione del GX38 Voyager, explorer in alluminio per lunghe navigazioni, in sicurezza e con un sistema propulsivo all'avanguardia. Segna anche il debutto del cantiere nel segmento delle spedizioni in condizioni climatiche estreme, grazie a uno scafo in alluminio rinforzato nei punti strategici. Il progetto, come per gli altri yacht della gamma GX Superyachts, parla italiano. Il designer che firma le linee esterne e gli interni è Marco Casali di Too Design mentre Francesco Rogantin dello Studio Names è il responsabile del progetto navale. Si tratta di yachts che rispondono alla filosofia del marchio, fondato da Vladimir Zinchenko: il "responsible yachting", con un’attenzione particolare alla riduzione delle emissioni e alla massimizzazione dell’efficienza. Lo yacht - lungo 38 metri - esternamente presenta tutte le caratteristiche da explorer massiccio, non lontano da una nave militare, ma al tempo stesso con un altissimo livello di comfort interno. Sono previste due configurazioni: una classica con un baglio di 8,2 metri e una maggiorata con un baglio di oltre 9 metri.
occhio ai consumi
—
La propulsione del GX38 Voyager si basa su un sistema che combina motori elettrici, generatori diesel e pannelli solari. L'architettura ibrida è del tipo parallelo con il motore elettrico e quello diesel a operare sullo stesso asse. Quando il diesel è attivo, l’elettrico funge da generatore per ricaricare le batterie; quando il diesel è spento, l’elettrico fornisce la propulsione per navigare a basse velocità. In termini prestazionali, lo yacht offre un’autonomia stimata di 1.350 miglia a 16 nodi. In diesel a 6 nodi si stimano quasi 8.000 miglia mentre navigando in modalità ibrida, alternando elettrico e diesel, si possono raggiungere punte di 10mila miglia, che su terra sarebbero oltre 18mila km. Ovviamente senza prescindere dal massimo risparmio energetico. "Partendo da un consumo stimato per imbarcazioni simili, circa 1,4 MW nelle 48 ore, abbiamo esaminato ogni voce: climatizzazione, dissalatore, sistemi di pompe, cucina, illuminazione e via dicendo - spiega Vladimir Zinchenko, Ceo di GX Superyachts e di Greenline Yachts - L’obiettivo è stato ridurre i consumi superflui, rimanendo con un fabbisogno stimato di 640 kWh in 48 ore. Con questo target abbiamo previsto una batteria da 1 MW per garantire autonomia completa senza generatore, in silenzio, senza vibrazioni, odori o rumori". Non manca un sistema integrato con pannelli solari, che può offrire risparmi fino al 45% del fabbisogno di bordo ed è stato adottato un sistema di condizionamento a gas — più compatto e rapido rispetto alle macchine frigorifere ad acqua — per un risparmio fino al 70 % in termini energetici rispetto a sistemi tradizionali, con minore rumore e ingombri.
VETRATE SPECIALI
—
Anche per la parte fotovoltaica si è lavorato a fondo. Il cantiere sloveno ha studiato come ottimizzare le superfici vetrate — che possono far raggiungere temperature molto elevate agli interni — e introdotto una “palpebra” sul tetto che funge da schermatura solare e, allo stesso tempo, ospita pannelli fotovoltaici. I pannelli stessi sono raffreddati tramite ventilazione, per mantenerne efficienza nelle giornate calde. L’imbarcazione sarà in grado di generare fino a 20 kW da fotovoltaico, sufficiente per alimentare sistemi essenziali, compresa la climatizzazione, per diverse ore in autosufficienza. Il GX38 Voyager è stato progettato per ospitare comodamente 5-6 cabine, integrate da un equipaggio di 6-7 persone. Il layout generale favorisce la flessibilità: la zona giorno principale, l'ampio salone e la sala da pranzo possono essere configurati in base alle esigenze dell'armatore. Il ponte principale ospita una suite armatoriale a tutta larghezza, mentre il ponte inferiore ospita le cabine degli ospiti. Gli spazi esterni si ispirano ai "codici" della tipologia explorer, con ponti aperti e multifunzionali. La poppa ospita una grande piattaforma in grado di ospitare una vasca Jacuzzi, un tender o un piccolo veicolo terrestre. A prua, un salone che funge da zona di osservazione. Dopo l'anteprima monegasca, il progetto sta entrando nella fase di sviluppo per il varo nel 2027.