Il solito De Bruyne, Hojlund fa subito gol: Fiorentina stesa in 14', Napoli a punteggio pieno

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Finisce 1-3: rigore del belga al 6', raddoppia il nuovo centravanti che gioca un'ottima partita. Nella ripresa tris di Beukema, poi Ranieri accorcia nel finale

dal nostro inviato Vincenzo D'Angelo

13 settembre 2025 (modifica alle 22:55) - FIRENZE

Se la Fiorentina doveva essere un esame, il Napoli torna a casa col voto più alto. Senza lode, però, per quegli ultimi 15 minuti di sofferenza. Dettagli, che per Conte fanno tutta la differenza del mondo ma che non cambiano la sostanza: i campioni d’Italia hanno ancora fame e adesso, con un Hojlund in più nel motore, sono diventati una squadra completa, capace di costruire tanto e di regalare concedere pochissimo. Il 3-1 del Franchi è già un messaggio forte alle rivali: questo Napoli ha più fame di prima, e ora ha una vasta gamma di soluzioni di qualità in fase offensiva. Una bella iniezione di fiducia in vista del ritorno in Champions di giovedì, a casa Guardiola. 

partenza sprint

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Conte lancia subito Hojlund, che si aggiunge ai debuttanti Milinkovic (Meret fermato da un affaticamento) e Beukema, dentro per l’infortunato Rrahmani. E le qualità del danese sono subito evidenti: protezione del pallone, attacco alla profondità, movimento continuo a creare gli spazi per i FabFour. La gara si sblocca subito: Anguissa pesca Di Lorenzo in area, De Gea si supera di piede, Hojlund da un metro cicca e favorisce il salvataggio sulla linea di Gosens, ma sulla palla vagante Comuzzo stende Anguissa. E dal dischetto (6’) De Bruyne firma il vantaggio azzurro. La Fiorentina fatica a prendere le misure, il centrocampo azzurro è una centrifuga che manda fuori giri la pressione viola: al 14’ Dodò sbaglia un controllo, Spinazzola si veste da rifinitore e trova il corridoio per Hojlund che mette in mostra il saggio del centravanti modello: strappo in profondità, corpo a protezione della palla e freddezza sotto porta: 2-0 Napoli. L’unica occasione viola in coda al primo tempo, su una bella ripartenza che non si trasforma in gol grazie al provvidenziale salvataggio alla disperata di Di Lorenzo. Prima, il Napoli aveva sfiorato il tris ancora con De Bruyne, dopo bello scambio in area con Hojlund: super De Gea, però, tiene in vita la Fiorentina. Viola nel finale - La ripresa si apre con un’occasione per Politano, murato ancora da De Gea. E dalla bandierina il Napoli la chiude con Beukema, lesto a spingere in rete l’assist di Anguissa. La Viola è tramortita, il Napoli non si ferma e serve ancora De Gea a evitare il poker su McTominay. Il Napoli gestisce, la Fiorentina cerca un episodio per provare a crederci. E lo trova a 11’ dalla fine sugli sviluppi di un angolo, con Ranieri bravo a stoppare e sorprendere Milinkovic con una rasoiata. La Viola prova a crederci, Milinkovic vola su Fazzini (ma c’era fallo) e salva su Piccoli, poi è Gosens che di testa sfiora il palo. La Viola si sveglia tardi ma mette a nudo un difetto del Napoli, che toglie troppo presto le mani dal volante. Conte dirà che c’è tanto da lavorare, ma il suo Napoli cresce che è una meraviglia.

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