'Ogni maledetto fantacalcio' arriva il 27 agosto su Netflix. Nel cast della commedia: Caterina Guzzanti, Giacomo Ferrara, Enrico Borello, Silvia D'Amico, Francesco Russo e Antonio Bannò

20 agosto 2025 | 15.19
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"Nel Fantacalcio si creano dei rapporti in cui ognuno ha libertà di mandarsi a fa***lo, che è un modo di saper gestire gli attimi di tensione tra amici. Una modalità di confronto". Così all'Adnkronos il regista Alessio Maria Federici riflette su questo 'sport nazionale' al centro del suo nuovo film 'Ogni maledetto Fantacalcio', dal 27 agosto su Netflix. Fino a che punto ci si può spingere per vincere al Fantacalcio? È questa l’insolita domanda che si deve porre una giudice dal sarcasmo tagliente (Caterina Guzzanti), mentre interroga Simone (Giacomo Ferrara), spensierato trentenne, sceneggiatore più libero che professionista, nonché improbabile sospettato per la misteriosa scomparsa di Gianni (Enrico Borello). Gianni non è solo il suo migliore amico, è anche il campione in carica della Lega Fantacalcio 'Mai una gioia' in cui da anni si riunisce un gruppo di amici tanto storici quanto assurdi. Il giorno del suo matrimonio – e dell’ultima, decisiva giornata di campionato – Gianni però non si è presentato all’altare e, ancora più strano, non ha messo la formazione. Le surreali indagini coinvolgono tutta la folle comitiva, inclusa Andrea (Silvia D’Amico), l’ultima arrivata, che forse nasconde più di un segreto. Nel cast anche Antonio Bannò.
"Questo film (prodotto da Qmi, ndr) ci dice che la società di oggi ha bisogno di rapporti umani e di amicizia per poter cercare di sorridere anche quando le cose sono meno piacevoli. E' un film sulla comunità e sul fatto che l'idea di comunità è l'unica cosa che ci unisce e far stare meglio", spiega Federici, fantallenatore "di due leghe storiche" in cui tutti partecipano "per stare insieme e non per soldi". Questa storia "non vuole porre l'accento sulla violenza perché il fanatismo è all'interno di una comunità di amici in cui si risolve tutto con un 'vaffa'", dice Francesco Russo, tra i protagonisti del film. Il fantacalcio "è dove buttiamo tutte le frustrazioni della nostra vita quindi è un momento per avere una rivincita", riflette Giacomo Ferrara.
'Ogni maledetto Fantacalcio' fa anche una riflessione sulla competizione, che si estende in ogni ambito della società. "Nel cinema c'è competizione, che viene indotta dal nostro sistema che non è tanto basato sul fatto di emozionare, regalare qualcosa agli spettatori ma spesso si riduce tutto a premi, a quante volte si finisce sul giornale o a chi la spara più grossa. E questo crea una competizione malsana nel nostro mestiere", racconta Russo. Parole condivise anche da Ferrara "anche se mi capita spesso di trovare una competizione sana, ovvero vedere nel lavoro degli altri qualcosa che effettivamente mi piace e mi stimola a migliorare". Quindi, "dovremmo ragionare in questo senso", conclude Ferrara.
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