Quello che si sta preparando per eleggere il successore di Francesco "non sarà un Conclave lungo". A dirlo è una voce autorevole come quella del cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga - la diocesi che fu di Joseph Ratzinger -, rappresentante di un episcopato cruciale e allo stesso tempo 'avanzato' come quello tedesco, di cui è stato anche presidente.
Il Conclave "durerà pochi giorni", assicura Marx in un incontro con la stampa a Roma, poco dopo le esequie e la sepoltura di papa Bergoglio. Per Marx, uno dei tre cardinali tedeschi che voteranno nella Sistina, e già stretto collaboratore di Francesco come membro del 'Collegio dei cardinali' e coordinatore del Consiglio per l'Economia, il futuro Papa deve essere comunicativo e deve "mettere al centro la credibilità del Vangelo". In altre parole, una sorta di 'continuatore' del Pontefice scomparso.
"In questi giorni si è potuto vedere il sentimento del popolo di Dio - aggiunge -. I cardinali non possono ignorare questo sentimento". E alla domanda se si può aspettare un papa italiano, il cardinale Marx risponde: "Tutto è aperto. Non è una questione di lingua, Paese o cultura. C'entra la persona. Non è neanche una questione che sia conservatore o progressista. È una questione di credibilità e di dialogo". "Il nuovo Papa - conclude il porporato tedesco - deve aver chiara l'importanza del Vangelo in tutto il mondo. Deve avere una visione universale".
Parole che possono trovare condivisione in ampie fasce dei 135 'elettori' (o meglio 134 per il forfait del cardinale di Valencia Antonio Canizares Llovera per motivi di salute) che stanno confluendo a Roma da tutto il mondo.
Ora il lutto e la concomitanza della domenica impongono una pausa, che si può definire di preghiera e riflessione, rispetto alla ripresa delle Congregazioni generali con cui lunedì mattina alle 9.00 entrerà nel vivo questa fase pre-Conclave. Finora se ne sono tenute quattro, con un massimo, ieri alla quarta, di 149 cardinali partecipanti (sul totale di 252 tra elettori e ultraottantenni, tutti invitati).
Da lunedì tutte le questioni che riguardano sia la vita della Chiesa nel mondo sia gli aspetti procedurali e di preparazione vera e propria del Conclave dovranno essere affrontate in maniera stringente.
Tra i nodi da sciogliere, e in fretta, quello che riguarda il cardinale Angelo Becciu, che pretende di essere ammesso al Conclave nonostante il Papa nel settembre 2020 lo avesse privato dei "diritti connessi al cardinalato". Per risolvere la questione, che rischia di condizionare gravemente l'elezione del prossimo Papa, è stato proposto in Congregazione di istituire un'apposta commissione, formata da cinque porpore compreso lo stesso Becciu. E' da vedere quindi se la cosa andrà avanti e se si riuscirà a trovare un accordo risolutivo.
Ma le Congregazioni sono anche e soprattutto la sede decisiva per una maggiore conoscenza tra i cardinali, molti dei quali ignoti ai più e provenienti da sedi remote, per individuare linee comuni e figure capaci di catalizzare consensi, eventualmente stringere alleanze che possano avere un peso in sede di voto, subito dopo l'"extra omnes" che dichiara l'inizio del Conclave.
Le congregazioni continueranno quindi da lunedì ogni mattina, mentre nel pomeriggio nella Basilica vaticana si celebreranno le messe dei "novendiali", cioè i nove giorni di lutto iniziati oggi con la messa esequiale del cardinale decano Giovanni Battista Re e che continueranno domenica con l'altra presieduta dal cardinale Pietro Parolin. Le messe dei "novendiali" si esauriranno domenica 4 maggio.
Dopo di che, da lunedì 5, forse più probabilmente da martedì 6 se i preparativi saranno conclusi, si potrà entrare in Sistina e procedere alle votazioni. L'attesa è già alle stelle, e si capirà allora se, come garantisce il card. Marx, per avere il nuovo Papa basteranno "pochi giorni".
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