Papa Leone sottolinea
che "l'identità europea può essere compresa e promossa solo in
riferimento alle sue radici giudaico-cristiane". E' quanto ha
detto nell'udienza alla delegazione del Gruppo European
Conservatories and Reformists del Parlamento Europeo.
"Lo scopo di proteggere l'eredità religiosa di questo
continente, tuttavia, non è semplicemente quello di
salvaguardare i diritti delle sue comunità cristiane, né si
tratta principalmente di preservare particolari costumi o
tradizioni sociali, che in ogni caso variano da luogo a luogo e
nel corso della storia. È soprattutto - ha rimarcato il
Pontefice - un riconoscimento di fatto. Inoltre, tutti
beneficiano del contributo che i membri delle comunità cristiane
hanno dato e continuano a dare per il bene della società
europea".
Quindi Prevost ha ricordato "alcuni degli importanti sviluppi
della civiltà occidentale, in particolare i tesori culturali
delle sue imponenti cattedrali, la sublime arte e musica, e i
progressi della scienza, per non parlare della crescita e della
diffusione delle università". Per il Papa "questi sviluppi
creano un legame intrinseco tra il cristianesimo e la storia
europea, una storia che dovrebbe essere custodita e celebrata".
Allora il Papa evidenzia "il patrimonio intellettuale
dell'Europa cristiana", via "per salvaguardare i diritti
divinamente concessi e il valore intrinseco di ogni persona
umana, dal concepimento alla morte naturale. Sono altrettanto
fondamentali per rispondere alle sfide poste dalla povertà,
dall'esclusione sociale, dalla privazione economica, così come
dalla crisi climatica in corso, dalla violenza e dalla guerra".
Il Pontefice ha allora concluso: "Garantire che la voce della
Chiesa, anche attraverso la sua dottrina sociale, continui a
essere ascoltata, non significa restaurare un'epoca passata, ma
garantire che risorse chiave per la cooperazione e
l'integrazione future non vadano perse".
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19 ore fa
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