Il Papa: 'In Curia cessino le smanie di primeggiare e i sotterfugi'

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"L'amarezza a volte si fa strada anche tra di noi quando, magari dopo tanti anni spesi al servizio della Curia, notiamo con delusione che alcune dinamiche legate all'esercizio del potere, alla smania del primeggiare, alla cura dei propri interessi, non stentano a cambiare. E ci si chiede: è possibile essere amici nella Curia Romana?". Lo dice il Papa Leone. "Nella fatica quotidiana, è bello quando troviamo amici di cui poterci fidare, quando cadono maschere e sotterfugi, quando le persone non vengono usate e scavalcate, quando si riconosce a ciascuno il proprio valore e competenza, evitando di generare insoddisfazioni e rancori". 

"Proprio prendendo spunto dall'Esortazione apostolica Evangelii gaudium" di papa Francesco, "vorrei ritornare su due aspetti fondamentali della vita della Chiesa: la missione e la comunione", sostiene il Pontefice nel tradizionale scambio di auguri con la Curia romana, il primo per lui. "La Chiesa è per sua natura estroversa, rivolta verso il mondo, missionaria", per cui, ha detto, "le strutture, non devono appesantire, rallentare la corsa del Vangelo o impedire il dinamismo dell'evangelizzazione; al contrario".

"Anche il lavoro della Curia - ha quindi richiamato - deve essere animato da questo spirito e promuovere la sollecitudine pastorale al servizio delle Chiese particolari e dei loro pastori. Abbiamo bisogno di una Curia Romana sempre più missionaria, dove le istituzioni, gli uffici e le mansioni siano pensati guardando alle grandi sfide ecclesiali, pastorali e sociali di oggi e non solo per garantire l'ordinaria amministrazione". 

Il Papa alla Curia, 'evitare ideologie contrapposte nella Chiesa'

"La comunione nella Chiesa rimane sempre una sfida . Talvolta, dietro un'apparente tranquillità, si agitano i fantasmi della divisione. E questi ci fanno cadere nella tentazione di oscillare tra due estremi opposti: uniformare tutto senza valorizzare le differenze o, al contrario, esasperare le diversità e i punti di vista piuttosto che cercare la comunione". Lo dice il Papa negli auguri di Natale alla Curia romana.
"Così, nelle relazioni interpersonali - afferma -, nelle dinamiche interne agli uffici e ai ruoli, o trattando le tematiche che riguardano la fede, la liturgia, la morale e altro ancora, si rischia di cadere vittime della rigidità o dell'ideologia, con le contrapposizioni che ne conseguono".

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