"Tenendo lo sguardo su
Gesù, bisogna imparare a dare nome e voce anche alla tristezza,
alla paura, all'angoscia, all'indignazione, portando tutto nella
relazione con Dio. Le crisi, i limiti, le fragilità non sono da
occultare, sono anzi occasioni di grazia e di esperienza
pasquale". Lo ha detto il Papa incontrando i seminaristi in
occasione del loro Giubileo.
"In un mondo dove spesso c'è ingratitudine e sete di potere,
dove a volte sembra prevalere la logica dello scarto, siete
chiamati a testimoniare la gratitudine e la gratuità di Cristo,
l'esultanza e la gioia, la tenerezza e la misericordia del suo
Cuore. A praticare lo stile di accoglienza e vicinanza, di
servizio generoso e disinteressato", ha aggiunto esortando
coloro che hanno scelto di diventare sacerdoti di "non giocare
mai al ribasso, di non accontentarvi, di non essere solo
ricettori passivi, ma appassionarvi alla vita sacerdotale,
vivendo il presente e guardando al futuro con cuore profetico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA