Il gruppo Volkswagen valuta la vendita di Italdesign

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Il gruppo Volkswagen sta prendendo in considerazione di mettere sul mercato la storica società torinese fondata da Giorgetto Giugiaro e dal 2010 passata al colosso tedesco che la controlla attraverso Audi. In apprensione i sindacati, ben 1.300 gli occupati

Umberto Schiavella

9 maggio - 15:15 - MILANO

Torino potrebbe perdere un altro esempio di eccellenza dell'automotive italiano. Come riferito dal Corriere della Sera, martedì scorso, i vertici di Italdesign hanno comunicato alle Rsu che l'azienda fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani sarebbe stata messa in vendita dalla capogruppo, Audi, e già oggetto di "due diligence", ovvero la procedura di valutazione in ottica di una possibile acquisizione. Nel 2010, il marchio dei quattro anelli del gruppo Volkswagen divenne proprietario della storica società torinese acquisendo la maggioranza del capitale da Giugiaro. Stando a quanto riferito dal quotidiano, Audi starebbe valutando un’operazione straordinaria volta a reperire risorse in un momento particolarmente difficile per il gruppo tedesco impegnato nella transizione elettrica. Per ora la società di car design e ingegneria automotive non ha rilasciato dichiarazioni merito, se non un secco "no comment". Ma nella giornata di ieri, il sindacato tedesco Ig Metall, su richiesta delle parti sociali italiane, ha incontrato l’azienda di Ingolstadt per fare il punto sulle prospettive future del gruppo e, ovviamente, di Italdesign.

Italdesign: i lavoratori convocati dai sindacati

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Lunedì prossimo, a Moncalieri, quartier generale di Italdesign, oltre mille lavoratori parteciperanno all'assemblea convocata dai sindacati metalmeccanici, Fiom e Fim, per illustrare la situazione, in vista dell’incontro che si terrà il 19 maggio con l'azienda e le parti sociali e al quale sarà presente anche un delegato dell’Unione Industriali di Torino. Come riportato dal Corriere, Gianni Mannori, rappresentante della Fiom Cgil di Torino, ha dichiarato: "Questa notizia ci rende molto preoccupati perché non sappiamo cosa sarà del futuro di un’azienda che è stata ed è ancora un fiore all’occhiello del territorio. Ancora una volta, nei momenti di difficoltà, i gruppi tedeschi preferiscono sacrificare aziende fuori dalla Germania. L’esatto opposto di quanto ha fatto Fiat in Italia che invece tutela le fabbriche all’estero e non quelle italiane". Audi, dopo aver investito più di 15 miliardi nel processo di elettrificazione, ha dichiarato circa 7.500 esuberi a causa di un mercato in profonda crisi, più di 35 mila quelli annunciati da Volkswagen.

Italdesign: eccellenza italiana

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Italdesign è una delle tre eccellenze italiane controllate da Audi, insieme a Ducati e Lamborghini. La Volkswagen Golf di prima generazione, l’Audi 80, la mitica DeLorean di "Ritorno al Futuro", l’Alfetta, la Lotus Esprit, la Lancia Delta, la Fiat Panda, la Grande Punto. Sono solo alcune delle vetture emblematiche frutto del design e dell'ingegneria sviluppata da Giorgetto Giugiaro e dal suo socio storico, Aldo Mantovani. Con il tramonto dell'industria automotive torinese, la chiusura di Bertone, la vendita di Pininfarina a Mahindra, la sbandata di DeTomaso e Gianmarco Rossignolo, Italdesign è rimasta "a galla" diversificando i propri servizi spaziando anche nell’architettura e nella realizzazione di prototipi per altri settori industriali, dal ferroviario alla mobilità sostenibile. Ceduta nel 2010, solo cinque anni dopo la famiglia Giugiaro ha venduto a Volkswagen Audi anche il restante 10% del pacchetto azionario di Italdesign, tanto che ad oggi, la società di Wolfsburg possiede la totalità dell'azienda. Per Rocco Cutrì, segretario generale della Fim Cisl torinese: "È importante capire le ragioni, ma soprattutto quali sono le prospettive. Italdesign ha grandi potenzialità, le ha sempre avute ed è fondamentale preservare il suo bagaglio di competenze. Ci stiamo mobilitando con il sindacato europeo".

Italdesign: un'azienda in salute

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La crisi dell'auto non sembra aver intaccato lo stato di salute di Italdesign. Con al timone l'amministratore delegato Antonio Casu, la società è cresciuta: i ricavi nel 2023 si sono attestati a 145 milioni, gli attivi valgono 286 milioni l’utile viaggia intorno a 20 milioni. Lo scorso Natale, nonostante la crisi nella filiera, la società ha premiato i lavoratori con un bonus di 600 euro puntando ad un obiettivo a medio termine di ben 300 milioni di fatturato. A quanto pare più di un gruppo sarebbe interessato all'acquisizione di Italdesign, anche extra-europeo, ma non si tratta di case costruttrici o di fondi di investimento, la società torinese farebbe gola alle grandi multinazionali dell'ingegneria.

acquisizioni per la tech company Byd?

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Da indiscrezioni, interne all'azienda tedesca, sembra che tra gli interessati all'acquisto di Italdesign ci sia il costruttore cinese Byd che nel 2024 ha superato i 100 miliardi di dollari di fatturato.

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