Finisce 1-2 al San Nicola. La squadra di Aquilani infila il quarto successo di fila e sale a -6 dalla vetta. I biancorossi di Vivarini (3 punti in 5 gare da quando è in panchina) restano ai margini della zona playout ed escono tra i fischi dei pochi tifosi presenti
Serviva mettere la quarta per un'accelerazione da zona altissima. Il Catanzaro di Aquilani sbanca il San Nicola e ottiene il quarto successo di fila, quello utile per salire a quota 28 e accorciare ancora la classifica di B, a -6 dalla vetta. Finisce 2-1 per i calabresi contro un Bari spento e fermo a quota 16, ancora fuori dai playout, ma a secco di vittorie da un mese e mezzo.
primo tempo
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Vivarini lancia Gytkjaer e Rao in avanti, Aquilani e il suo Catanzaro rispondono con la coppia Pittarello-Iemmello col solito Cissè a sostegno. La fase di studio si interrompe al 17', quando gli ospiti colpiscono una traversa con Iemmello, bravo a farsi trovare pronto a incornare il cross di Cassandro ma impreciso nella conclusione. Il Bari non alza la pressione, gli ospiti colpiscono al tentativo successivo: mezzora esatta, la sponda di Iemmello trova lo spettacolare destro al volo di Pontisso che vale il vantaggio. Un gol "da spiaggia", figlio del movimento a fari spenti dell'ex Udinese e Vicenza. Ti aspetti una reazione dei biancorossi, ma a fine primo tempo il campetto dei tiri nello specchio segna un rotondo zero. Il Catanzaro deve solo amministrare fino all'intervallo.
ripresa
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Vivarini prova a scuotere i suoi con due cambi all'uscita dagli spogliatoi: fuori Burgio e Gytkjaer, dentro Manè e Moncini. Ma a colpire, stavolta a freddo, sono ancora gli ospiti: Petriccione scodella in area, Antonini corona una prestazione già sontuosa di suo col colpo di testa del 2-0. È la stoccata che pare mettere al tappeto i pugliesi: il primo tiro nello specchio del Bari arriva addirittura al 69' con il subentrato Bellomo che trova la facile presa di Pigliacelli. È il nuovo entrato il più pericoloso dei suoi. E anche quello che entra alla fine nel tabellino: il Catanzaro infatti al 92' riapre da solo una partita già ampiamente condotta quando Liberali commette un'ingenuità in area fermando in modo falloso Maggiore. È rigore per il Bari, con Bellomo che non sbaglia, dimezzando all'improvviso le distanze. I minuti che mancano sono solo due: il Bari lancia in avanti un pallone e una preghiera, ma dalle parti di Pigliacelli stavolta non circolano più pericoli. Di fatto è una partita in discussione solo nei due minuti finali, prima della festa del Catanzaro in mezzo ai fischi del pubblico biancorosso.

