I web browser con IA possono aggirare blocchi degli editori

12 ore fa 3

Atlas di OpenAI e Comet di Perplexity, due dei nuovi browser di navigazione web basati su intelligenza artificiale, possono aggirare i paywall degli editori, recuperando il testo integrale di contenuti riservati agli abbonati. Lo afferma una recente ricerca di Columbia Journalism Review. Questo accade perché i programmi, che agiscono in autonomia per rispondere alle domande degli utenti, riescono a leggere i contenuti dietro pagamento che durante la normale navigazione sono nascosti da banner in primo piano. È possibile eliminare tali avvisi solo sottoscrivendo un abbonamento o acquistando un singolo articolo.
    "I browser basati sull'intelligenza artificiale presentano nuovi problemi per le testate giornalistiche", scrivono i ricercatori, "poiché questi sistemi stanno rendendo ancora più difficile per gli editori conoscere e controllare come vengono utilizzati i loro articoli". In modo particolare, quando il testo viene caricato sulla pagina ma è nascosto dietro un pop-up che chiede di abbonarsi o accedere, "gli agenti di intelligenza artificiale come Atlas e Comet possono comunque leggerlo" prosegue Columbia Journalism Review. Stando ai test effettuati, Atlas di OpenAI sembra evitare di recuperare testi a pagamento dai siti i cui editori hanno fatto causa alla startup.
    "I programmi di navigazione con l'Ia sono ancora una novità e non sappiamo se sostituiranno le attuali modalità di ricerca web", conclude il report. "Ma a prescindere dal fatto che questi strumenti raggiungano o meno un'ampia diffusione, una cosa è chiara: le difese tradizionali come i paywall e i crawler blocker non sono più sufficienti a impedire ai sistemi di accedere e riutilizzare articoli senza consenso".
    Nelle ultime ore, proprio Perplexity ha stipulato un accordo di licenza con Getty Images per l'utilizzo della sua vasta libreria di immagini.
   

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