I segreti di Lookman: il giro del mondo in vacanza, l'allenatore personale e il legame con Dio

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Molto riservato, ha lo stesso procuratore di star come Van Dijk e Havertz ed è legatissimo alla famiglia e alla sua Nigeria

Giorgio Dusi

3 agosto - 21:32 - BERGAMO

Quando il suv blu di Ademola Lookman fa capolino davanti ai cancelli di Zingonia, i tifosi che lo attendono per una foto devono sempre spostarsi sul lato destro dell’auto. D’altronde l’attaccante nigeriano cresciuto in Inghilterra è sempre stato abituato alla guida “a sinistra” e nemmeno dopo tre anni in Italia ha rinunciato alla sua abitudine anglosassone. È sempre stato uno dei beniamini nerazzurri, uno dei più ricercati allo stadio o al centro d’allenamento, in quelle poche occasioni in cui i fan potevano scattarsi una foto con lui: ma dopo lo "strappo" social le cose stanno cambiando. 

riservatezza

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Del classe 1997 si conosce poco, oltre al calcio. Non è un caso che dopo la tripletta di Dublino che ha consegnato alla Dea il primo trofeo internazionale della storia, Mola abbia dichiarato che “la città di Bergamo mi ha aiutato soprattutto a concentrarmi solo sul campo”. Capita di rado di vederlo frequentare il centro: ha sempre mantenuto un profilo basso e forte riserbo. Tranne in campo, dove tutta la sua spigliatezza è sempre emersa. Non si può comunque dire che non si sia ambientato, visto che anche per evidenti assonanze con il suo nome, è diventato per tutti l’emblema del “Mola mia”, traducendo direttamente dal dialetto bergamasco “non mollare mai”. Anche questo lo ha reso un idolo della piazza, che si è sempre schierata dalla sua parte anche nella diatriba con Gasperini a seguito del rigore sbagliato col Brugge. 

focus

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“Focus on football”, appunto. La sua etica del lavoro non è mai passata inosservata: anche durante le vacanze estive, in cui ha visitato gli Stati Uniti, Dubai e la regione dell’Algarve in Portogallo - il tutto dopo essere tornato in Nigeria dalla sua gente - sia stato accompagnato da Sven De Weerdt, l’allenatore personale che lo segue da anni. Anche lui era presente sul prato dell’Aviva Stadium a festeggiare l’Europa League un anno fa, insieme, tra l’altro, a Felix Emanus, il tecnico che da piccolo lo allenava al Waterloo FC. Le sue radici non le ha mai dimenticate. 

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famiglia

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Con loro, ovviamente, la mamma e il papà. Ademola ha sempre fatto dell’attaccamento alla famiglia un caposaldo del suo modo di vivere. In ogni occasione, dopo ogni successo, la prima dedica è andata sempre a loro e a Dio, essendo molto credente. I genitori, anche a chilometri di distanza lo seguono: non è inusuale trovarli nella tribuna dello stadio di Bergamo per le gare interne, soprattutto il papà. Così come lo seguono i suoi agenti: è rappresentato dall’agenzia tedesca Roof, che ha sede a Grünwald, in Baviera. Nel roster annovera tra gli altri anche Havertz, Adeyemi, Goretzka, Gnabry, Van Dijk, Abraham e molti altri. In estate hanno mosso già operazioni da oltre 30 milioni come Kudus al Tottenham e Tillman al Leverkusen. Lookman potrebbe essere il prossimo.

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