I neutrini spia della nuova fisica, dalla materia alle stelle

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I neutrini, le particelle più sfuggenti e allo stesso tempo le più abbondanti dell'universo, sono la spia del fatto che manca qualcosa al Modello Standard, la teoria di riferimento della fisica moderna. "Negli ultimi 25 anni, 3 premi Nobel hanno riguardato i neutrini e già questo dà il segno della loro importanza", dice all'ANSA Mauro Mezzetto, dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Padova.

"L'ultimo è stato assegnato nel 2015 per la scoperta delle oscillazioni del neutrino, che dimostrano che queste particelle hanno massa. Ma il Modello Standard, così com'è, non prevede massa per i neutrini, quindi - rileva - ci devono essere particelle che ancora non conosciamo: abbiamo bisogno di nuova fisica".

Ecco perché il futuro della ricerca in questo campo occupa una parte fondamentale all'interno dell'Open Symposium di Venezia, che in questi giorni vede riunita tutta la comunità europea della fisica delle particelle per discutere la strategia dei prossimi anni. "Qui a Venezia sono rappresentati tutti gli esperimenti ai massimi livelli - commenta il fisico dell'Infn - quindi la discussione è molto diversa da una normale conferenza dove ci si ritrova solo tra fisici, è a un livello diverso ed estremamente interessante".

Gli esperimenti si stanno concentrando in particolare su due temi: da un lato l'asimmetria tra materia e antimateria che osserviamo nell'universo e che i neutrini potrebbero contribuire a spiegare, dall'altro la rilevazione dei neutrini cosmici, che portano informazioni importantissime sui processi stellari. "Nel primo caso - dice Mezzetto - nei prossimi 3-5 anni partiranno 3 grandi esperimenti negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina, ai quali l'Europa e l'Italia partecipano in maniera importante col 40-50% dei ricercatori".

Per quanto riguarda i neutrini cosmici, invece, due telescopi sono già operativi e verranno ulteriormente potenziati nei prossimi anni: uno si trova in Italia ed è KM3NeT, una struttura sottomarina al largo della Sicilia frutto di una collaborazione internazionale alla quale partecipa l'Infn, che a febbraio 2025 ha annunciato la cattura del neutrino più energetico mai visto; l'altro telescopio è IceCube, che si trova sotto il ghiaccio dell'Antartide ed è in funzione già da circa 10 anni. "Sono due esperimenti complementari - conclude Mezzetto - poiché si trovano in emisferi diversi".

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