I gol, il dribbling, l'intelligenza tattica: "radiografia" del fenomeno Yildiz

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ai raggi x

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Il turco, fuori dalle scelte iniziali di Motta, è entrato in campo con l’atteggiamento giusto e non si è fatto turbare: ne è uscita la migliore prestazione da quando è in bianconero

Giovanni Albanese

28 ottobre - 17:25 - TORINO

Nello stadio in cui 19 anni fa il suo idolo, Alex Del Piero, ha esultato per la prima volta con la linguaccia (contro il Milan), Kenan Yildiz ha vissuto una grande serata da dieci. San Siro ammutolito da una parte e in festa dall’altra, nel finale di Inter-Juve: match stravolto dai gol del 10, di astuzia e di prepotenza. La doppietta ha messo il sigillo al risultato finale della gara e forse anche la parola fine alle critiche di chi sosteneva che il giovane classe 2005 non fosse pronto per reggere la pressione di quella maglia. Il turco, fuori dalle scelte iniziali di Thiago Motta, è entrato in campo con l’atteggiamento giusto e non si è fatto distrarre dal contesto: regalando un punto prezioso alla sua squadra e soprattutto una bella ricarica di autostima e di consapevolezza per il prosieguo del percorso juventino.

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