Altro che lento declino: i dinosauri hanno prosperato fino all'ultimo sulla Terra, dando vita a floride comunità fino al fatale impatto dell'asteroide avvenuto 66 milioni di anni fa. Lo dimostra la datazione ad alta precisione di alcune rocce del New Mexico (Usa) che custodiscono le testimonianze fossili di quei vivaci ecosistemi ricchi di biodiversità. La ricerca, pubblicata sulla rivista Science, è frutto della collaborazione tra Baylor University, New Mexico State University, Università di Edimburgo e University College di Londra (Ucl). Allo studio ha partecipato in qualità di coautore anche il paleontologo italiano Alfio Alessandro Chiarenza, Royal Society Newton International Fellow all'Ucl.
Per oltre un secolo gli studiosi si sono domandati se le rocce nella cosiddetta unità Naashoibito della Formazione Kirtland, nel New Mexico, si fossero formate ben prima dell'estinzione di fine Cretaceo (70-68 milioni di anni fa) o dopo l'impatto dell'asteroide. La nuova datazione dimostra che i fossili provenienti da queste rocce hanno tra 66,4 e 66,0 milioni di anni, e dunque si collocano nelle ultime centinaia di migliaia di anni prima del passaggio da Cretaceo a Paleogene.
I loro fossili indicano che le comunità di dinosauri erano regionalmente distinte e in piena prosperità: vivevano in 'bioprovince', separate non da montagne o fiumi, ma da gradienti di temperatura su scala continentale.
"Quello che mostra la nostra nuova ricerca - osserva il geologo Andrew Flynn della New Mexico State University - è che i dinosauri non stavano scomparendo in vista della grande estinzione. Se la cavavano benissimo, prosperando con una diversità di specie dal nord al sud del continente nordamericano: l'impatto dell'asteroide sembra essere l'unico agente che li ha spazzati via".
"I dinosauri non erano in declino", aggiunge Chiarenza. "Erano comunità caratterizzate da alta biodiversità che non mostravano segni di un'estinzione inevitabile".
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13 ore fa
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