Analizziamo con Fisiorunning l'origine degli infortuni degli atleti Hyrox. Dando qualche raccomandazione e consigli per prevenirli
Dario Domeniconi
18 ottobre - 12:04 - MILANO
Abbiamo spiegato la settimana scorsa come l'Hyrox abbia unito prestazioni atletiche aerobie, come nella corsa prolungata, e attività maggiormente anaerobie di forza. La provenienza degli atleti sia dal running sia dalle palestre ci può dare indicazioni sui maggiori rischi d'infortunio con questa pratica sportiva.
Hyrox e RISCHI D'INFORTUNIO
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Ad oggi non esiste ancora uno studio scientifico sull'Hyrox che abbia indagato i rischi d'infortunio di questo sport. L'esperienza diretta su atleti Hyrox ci suggerisce diverse tipologie d'infortunio. Dipendenti molto dall'origine dell'atleta. Il runner è più portato ad infortunarsi sugli esercizi. Mentre il crossfitter nella corsa.

NEL RUNNER
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L'atleta aerobio rischia maggiormente sugli esercizi che mettono in gioco braccia e colonna vertebrale. Non essendo abituato ad utilizzare queste zone anatomiche con carichi elevati tende ad effettuare da subito sforzi eccessivi creando lesioni acute. Tra le più comuni le patologie di spalla sollecitate da movimenti con le braccia sopra la testa come la wallball e la spinta con la slitta. Patologie di gomito incentivate dallo skiergometro, trazioni di slitta e vogatore. Patologie di schiena (cervicale e lombare) date dai sovraccarichi della camminata con i pesi e degli affondi con il sacco di sabbia. L'errore più comune dei runner è di utilizzare da subito i carichi e i pesi della gara pensando di abituarsi velocemente. Sovraccaricando strutture tissutali non abituate ad elevati carichi, infiammadole precocemente e impedendone l'adattamento graduale.
NEL CROSSFITTER
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L'atleta anaerobio avrà invece i maggiori problemi nella corsa. I suoi tendini, le articolazioni e i legamenti non sono abituati a carichi dinamici prolungati e triplicati nel peso dovuti agli impatti della corsa. Inoltre il peso elevato rapportato a quello del runner, la rigidità muscolare, la ridotta articolarità e flessibilità su certe zone anatomiche influenzano negativamente una corretta biomeccanica di corsa, e di conseguenza l'efficienza. Patologie di ginocchio come la sindrome della bandelletta o quella femororotulea, della gamba come la Sindrome da stress tibiale e della caviglia come la tendinopatia Achillea sono frequenti in questa tipologia di atleti. E sono tutte da sovraccarico, da tessuti non abituati agli impatti continui della corsa.

RACCOMANDAZIONI PER L'ALLENAMENTO HYROX
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Un buon atleta Hyrox è quello che riesce a gestire al meglio la transizione tra i due tipi di richieste metaboliche e mantenere una corretta esecuzione tecnica degli esercizi e della biomeccanica di corsa in condizioni d'affaticamento. Chi va a podio nell' Hyrox riesce a mantenere una continuità prestazionale fino all'ultima prova e all'ultima corsa. Per questo gli allenamenti devono essere strutturati alternando sempre le due specialità cercandone meno pause possibili. La corsa, che riguarda la maggior parte del tempo di esecuzione dell'Hyrox dovrebbe avere la prevalenza negli allenamenti. Importante per la prevenzione infortuni, ma anche a livello prestazionale, mantenere una corretta gradualità dei carichi di corsa sia sul chilometraggio che sulla velocità di base. Oltremodo necessario è il controllo di una biomeccanica che limiti i picchi d'impatto al suolo ( le strutture già sovraffaticate dagli esercizi sono più suscettibili agli infortuni) ed efficiente. Non disdegnate il crosstraining con sport affini come il canottaggio e lo sci di fondo che permettono di stimolare maggiormente coordinazione ed equilibrio. Mantenedo la base aerobica.

Per velocizzare il recupero riposare e mangiare bene sono fondamentali. Anche un massaggio di scarico, l'utilizzo di foam e di pistole massaggianti può aiutarvi in questo.

CONSIGLIO DI FISIORUNNING
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Fate molta attenzione al Core e alla flessibilità integrandoli nei vostri esercizi quotidiani. Il primo vi permetterà, sia nella corsa che nelle stazioni, un esecuzione migliore. Mentre esercizi di flessibilità come yoga e stretching sia dinamico che statico (alla fine delle attività motorie) vi aiuteranno ad avere più elasticità di esecuzione e meno infortuni. Ascoltate sempre il vostro corpo e ad ogni minimo avviso o dolore domandatevi il da farsi. Il tempo di risposta è importante. Prima reagite prima guarite.