Il polacco, arrivato dal Napoli a parametro zero nell'estate scorsa con un contratto da 4,5 milioni fino al 2028, nell'ultima stagione ha giocato solo 8 volte da titolare. E ora...
Il Zielinski dell'Inter è stato un po' come Godot. Per un annetto i tifosi nerazzurri l'hanno aspettato invano sugli spalti scrollando sullo smartphone a caccia di vecchie dichiarazioni, soprattutto per distrarsi: "È davvero questo il vero Piotr?".
annata deludente
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Per Sarri aveva i colpi di di De Bruyne; Gattuso disse che uno così, talentuoso e duttile, "danzava sul pallone come nessun altro"; Ancelotti ne elogiò la completezza, Guidolin i "piedi educati baciati dal talento", per Giampaolo "è stato un fenomeno, il più forte mai allenato", mentre Spalletti pretendeva di continuo la famosa "vena al collo", perché quando la tirava fuori "gli garbava un po' di più". L'Inter l'ha aspettato per un anno intero, ma il Piotr visto e stravisto a Napoli, Campione d'Italia nel 2023 con tre gol e nove assist, non s'è palesato mai. La sua annata interista è stata un tourbillon di gare storte. L'unica volta in cui gli interisti hanno intravisto frammenti del vecchio Piotr è stata contro la Juve, quando siglò due gol ai bianconeri. Per il resto hanno atteso invano, come Didi e Gogo con Godot su quella strada deserta.
zielo in bilico
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Zielinski si può considerare in bilico. Chivu ha una lista di centrocampisti molto lunga e un'incognita legata al modulo: si parte con una mediana a due o a tre? Con due trequartisti dietro Lautaro? Al Mondiale ha provato entrambe le soluzioni. L'allenatore ha parlato di fluidità, ma anche che i mediani nerazzurri "sono tanti e forti". Zielinski non ha un mercato semplice: ha 31 anni, guadagna 4,5 milioni netti e ha un contratto in scadenza nel 2028. Arriva da un'annata ombrosa condizionata da un paio di infortuni. L'ultimo gli ha fatto saltare il viaggio per gli Stati Uniti. Il minutaggio - 971' in campionato - non era così basso dalla stagione 2012-13. A quei tempi aveva 19 anni, giocava sulla trequarti e si divideva tra la Primavera dell'Udinese e la prima squadra. In difesa c'era Benatia, in mezzo Allan, davanti Di Natale. L'allenatore era Guidolin, che ne ha elogiato le capacità. "L'ho conosciuto a 16 anni, arrivò insieme a sua madre, già da ragazzino usava il destro e il sinistro senza problemi. Un talento". L'Inter potrebbe recuperarlo, anche perché Piotr sarebbe anche utile.
due infortuni
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Il più classico dei "perché tenerlo?" è intuibile: la duttilità. Nella nuova Inter potrebbe giocare in mezzo e da trequartista. Chivu avrebbe a disposizione un centrocampista di qualità da far girare in più posizioni anche a gara in corso, come jolly. Tuttavia, l'ultima annata impone riflessioni: Zielinski ha chiuso con due gol e tre assist in 39 partite, di cui solo 16 da titolare. Tra il 2018 e il 2024 ha sempre superato i duemila minuti giocati in campionato. La stagione appena trascorsa è stata l'unica in cui ha fatto la "riserva": 8 partite dall’inizio su 26 apparizioni e due infortuni muscolari fastidiosi.
nel mirino frendrup
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Per questo l'Inter sta valutando il suo futuro, anche se la sua situazione contrattuale non aiuta. Uno dei nomi tenuti sott'occhio è Morten Frendrup del Genoa, danese di Tuse, 24 anni, un giocatore totalmente diverso per caratteristiche ma forse più utile a Chivu. Frendrup è un randellatore di centrocampo, uno che non svetta per gol e assist ma che permette ai giocatori offensivi di poter agire in serenità dalla trequarti in su. Lì dietro, tanto, c'è lui. In Serie A spicca per intercetti, palloni recuperati, palloni rubati e tackle. Andrebbe a coprire l'unica lacuna della metà campo nerazzurra, ovvero la capacità di avere un frangiflutti che possa permettere equilibrio. Un'altra parola chiave emersa dalla conferenza di Chivu: "Vorrei una squadra verticale, fluida e aggressiva che sappia mantenere l'equilibrio". "Zielo" è un giocatore di qualità: 389 partite in Serie A, 44 gol, 51 assist, elogi sparsi in tutta Italia. Poco da discutere sul suo valore, un filo di più riguardo l'impatto su una squadra che sta imbracciando una rivoluzione. L'Inter potrebbe non aspettare più.