Il regolamento che ha imposto diversi Adas ha reso obbligatoria su tutte le auto nuove anche la predisposizione per l'alcolock, il dispositivo che azzera i margini di tolleranza per i condannati per guida in stato di ebbrezza
Tra i sistemi di ausilio alla guida che i regolamenti europei hanno reso obbligatori c’è anche la predisposizione per l’installazione dell’alcolock. L’Italia, come sappiamo, ha chiuso la vicenda solo recentemente con la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta ufficiale che ha completato la riforma di dicembre 2024 al Codice della strada. Ma il legislatore europeo si era mosso per tempo: il regolamento UE 2019/2144 ha obbligato le Case automobilistiche a predisporre tutte le automobili nuove immatricolate in Europa da luglio 2024 in avanti all’installazione dell’alcolock, così da supportare il dispositivo senza troppe modifiche nel caso in cui il giudice, dopo una condanna penale per guida in stato d'ebbrezza, obbligasse il proprietario ad averlo in auto per un certo periodo.
alcolock: COS'È
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Il dispositivo chiamato alcolock non è che un misuratore del livello di alcolemia nel sangue. Funziona, banalmente, come un etilometro, solo che differentemente da questo non restituisce un valore numerico al termine della misurazione ma invia un impulso al sistema di avviamento dell’auto in funzione della presenza di alcol nell’organismo. Se, infatti, rileva una presenza anche minima della sostanza nel sangue, l’alcolock inibisce l’avvio dell’auto; in caso contrario invece l’auto si avvia normalmente. Il regolatore europeo ha stabilito che le auto nuove debbano essere predisposte all'alcolock integrando, di fabbrica, un connettore standardizzato per il collegamento del dispositivo.
QUANDO si deve installare l'alcolock
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Come anticipato in apertura, l’obbligo di installazione dell’alcolock in auto scatta in caso di condanna per guida in stato di ebbrezza. Dopo il periodo iniziale di sospensione della patente, il prefetto dispone per il conducente condannato l’obbligo di utilizzo dell’alcolock inserendo uno specifico codice sulla patente - del tutto simile, per intenderci, a quello che obbliga agli occhiali da vista o alle lenti a contatto. Lo strumento va tenuto per due anni da chi è stato sorpreso alla guida con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l, per tre anni se il tasso supera gli 1,5 g/l. I costi per l’alcolock sono a carico del conducente condannato (si aggirano tra i 1.500 e i 2.000 euro), con obbligo di taratura annuale.
se si beve, il motore non parte
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Una volta installato in auto, l’alcolock subordina l’avviamento del motore alla verifica del tasso alcolemico, dunque chiunque volesse guidarla (ad esempio un familiare o un amico estranei alla vicenda) dovrà sottoporsi alla verifica e risultare totalmente sobrio. Mettersi in auto dopo aver bevuto non è mai una buona idea, ma il Codice della strada prevede comunque un certo margine di tolleranza: chi sta sotto gli 0,5 g/l può legittimamente mettersi al volante. Eppure in quei nuclei familiari in cui c’è un solo veicolo con alcolock viene meno anche quel “cuscinetto”.