Giro Next Gen, trionfo Agostinacchio e tripletta Italia con Borgo e Mattio

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Sesta tappa ad Acqui Terme: vince il valdostano, 23 anni, già titolato con la mountain bike, con un attacco a 12 km dall'arrivo. Il britannico Tuckwell, con i complimenti di Hindley, resta in maglia rosa. Sabato la tappa decisiva con arrivo in salita a Prato Nevoso, domenica conclusione

Luca Gialanella

Giornalista

20 giugno - 17:55 - MILANO

Filippo Agostinacchio, valdostano di 23 anni; Alessandro Borgo, trevigiano di Conegliano, 20 anni; Pietro Mattio, cuneese di 20 anni. Primo, secondo e terzo nella sesta tappa del Giro Next Gen, Ovada-Acqui Terme, 154 chilometri. E sono tre talenti del nostro ciclismo. Agostinacchio, che corre per la formazione Continental Biesse-Carrera, è un ottimo interprete del ciclocross: argento mondiale 2020 e oro europeo 2024 nella staffetta mista; Borgo, cresciuto in quella fucina di campioni che è il Cycling Team Friuli di Roberto Bressan (da qui sono usciti De Marchi e Milan), è alla formazione Development della Bahrain Victorius (il team di Tiberi) e nel 2025 si è imposto nella Gand-Wevelgem Under 23; Mattio, 5° alla Parigi-Roubaix Under 23 nel 2025, è alla terza stagione con la squadra sviluppo della Visma, la squadra di Vingegaard e Van Aert.  E così per un giorno l'Italia sorride nella corsa che mette in vetrina i migliori talenti del panorama internazionale. La tripletta era riuscita anche nel 2023 con Romele, De Pretto e Meris nella tappa di Povegliano.

l'azione

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Il colpo vincente di Agostinacchio a dodici chilometri dall'arrivo. Così il valdostano racconta la sua gioia per la prima vittoria su strada: "Due giorni fa pensavo quasi di ritirarmi. Soffrivo tantissimo il caldo. Giovedì ho stretto i denti e sono riuscito a rientrare sul gruppo in fuga. Ho chiuso 16º. Le gambe erano buone e oggi sapevo che non sarebbero rimaste molte altre occasioni. Così ci ho provato. Non ho scelto un momento preciso per attaccare da solo, l’ho fatto semplicemente quando me la sono sentita. Ho provato a fare la differenza in salita, ma Nespoli e gli altri erano più forti di me. Allora ho dato tutto in discesa. Questa è la mia prima vittoria in carriera su strada e gli ultimi 10 chilometri sono stati davvero emozionanti. Non sono proprio un vincente… al contrario di mio fratello minore. Magari l’anno prossimo sarà al via del Giro Next Gen. Penso che lui sia anche più forte di me".

maglia rosa

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Il britannico Luke Tuckwell (RedBull - Bora Rookies) rimane in maglia rosa e domani festeggerà 21 anni nel giorno decisivo della corsa. "Penso che la maglia rosa sia il miglior regalo di compleanno possibile per i miei 21 anni. Quando sono state annunciate le date e ho visto che una tappa cadeva proprio il giorno del mio compleanno, ero entusiasta… ma poterla vivere con la maglia di leader addosso è incredibile. Oggi volevamo che la fuga impiegasse un po’ a partire, così da avere meno da controllare. Domani sarà una giornata durissima, ma sapere che Simon Gerrans ha vinto una tappa del Tour de France (nel 2008, ndr) proprio sul traguardo dove arriveremo, mi dà fiducia… sarà un buon terreno per gli australiani! Anche Jai Hindley mi ha scritto ieri sera per farmi i complimenti: spero davvero di seguire la sua eredità".

classifica

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Il britannico Tuckwell comanda con 26" sullo sloveno Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development) e 36" su Filippo Turconi (VF Group BardianiCSF-Faizanè); quarto Widar (Bel) a 1'23", quinto Finn a 1'30", ottavo Withen Philipsen (Bel) a 1'56" e nono Nordhagen (Nor) a 1'57". Si riparte così domattina da Bra per la settima tappa, con arrivo a Prato Nevoso dopo 163 km. E' la giornata decisiva, la più dura, con arrivo in salita dopo un'ascesa di 13,3 km al 7,1%, dislivello 959 metri: i giochi sono tutti ancora aperti. Da Bra fino a Dogliani, poco dopo il km 100 di corsa, la tappa ricalca i saliscendi della Granfondo Bra-Bra passando da Guarene, Neive e Serravalle Langhe per citarne alcuni. Dopo Dogliani, si lasciano le Langhe e attraverso il Monregalese si arriva alla salita finale già teatro di arrivi del Giro d’Italia professionisti: Tonkov primo nel 1996, Garzelli nel 2000. Ultimi abitati attraversati Frabosa Soprana e Frabosa Sottana. La salita di Prato Nevoso misura 13,3 km: gli ultimi 6 km sono al 6,6% di pendenza media. Domenica poi l'ottava e ultima tappa, Pinerolo-Pinerolo, 126 km, per attaccanti. 

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