Giro d'Italia, Mads Pedersen vince a Tirana: la prima maglia rosa è per un campione

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Dopo una gran avvio nelle classiche di primavera, il corridore della Lidl-Trek batte in volata Van Aert e Aular. Brutta caduta per il basco Landa: frattura alla clavicola e ritiro

Luca Gialanella

Giornalista

9 maggio 2025 (modifica alle 17:47) - MILANO

Mads Pedersen prima maglia rosa in Albania! Dopo una primavera di grandissimo livello, con la terza vittoria nella Gand-Wevelgem e sul podio al Giro delle Fiandre (2°) e alla Parigi-Roubaix (3°), il danese della Lidl-Trek completa la sua collezione di maglie con la nettissima vittoria nella prima tappa del 108° Giro d’Italia, Durazzo-Tirana, 160 km. Grazie a uno straordinario Giulio Ciccone, che lo pilota sul secondo passaggio dalla salita di Surrel, il campione del mondo 2019 domina lo sprint e vince per una ruota su Wout Van Aert e Aular, quarto Busatto. Ventinove anni, per il possente attaccante della Lidl-Trek di Luca Guercilena è la seconda vittoria al Giro dopo quella di Napoli 2023 quando aveva superato Milan. E vicino ha i due successi al Tour e i tre della Vuelta. E’ la prima maglia rosa per la formazione statunitense, che ha imposto il suo ritmo e ha fatto quello che voleva.

specialista

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È la 51ª vittoria in carriera per Pedersen, uno dei grandi specialisti delle classiche. Subito 2° al Fiandre nel 2018, è cresciuto anno dopo anno e garantisce una costanza di prestazioni ad altissimo livello pari soltanto a fenomeni come Pogacar e Van der Poel, con i quali ha diviso il podio di Fiandre e Roubaix. Del resto, su 12 classiche Monumento di primavera disputate dal 2022, una volta è arrivato 22°, ma in tutte le altre mai peggio dell’ottavo posto! Nel 2023, 6° a Sanremo, 3° al Fiandre e 4° alla Roubaix; nel 2024, 4° a Sanremo e 3° alla Roubaix. Potenza e velocità, un attaccante nato.

landa ko

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Tra gli uomini di classifica, bruttissima caduta in discesa a 5,2 km dall’arrivo per il basco Mikel Landa, che è finito oltre il marciapiede e si è fratturato la clavicola: si è ritirato. Nello stesso incidente è finito a terra anche Vine, preziosa spalla di Ayuso. Da sottolineare la straordinaria prestazione in salita di Ciccone: molto bene Roglic che, pilotato da Pellizzari e Aleotti, all’ultimo chilometro era ancora in testa al gruppo; giornata più tesa per Juan Ayuso, che viene coinvolto in una caduta di altri due corridori a 91 km dall’arrivo, ai piedi della salita di Gracen. Lo spagnolo della Uae, curiosamente come capitato a Pogacar nella tappa di apertura di Torino del Giro 2024, cede 1’, viene atteso da Baroncini e poi rientra.

finale

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Tutto si decide sulla salita di Surrel, 6,9 km al 4,6%, punte del 13%, da ripetere due volte. I velocisti saltano subito: Moschetti, Bennett, Kooij, Magnier. Gran lavoro della Lidl Trek di Ciccone per mettere fatica nelle gambe degli avversari, poi Verona. Pedersen e Ciccone benissimo a ruota di Hoole e Konrad. Roglic con Aleotti e Pellizzari. In cima passa primo Lorenzo Fortunato. Secondo giro: sempre davanti la Lidl Trek, Bilbao va a cercare Tiberi per portarlo avanti, così fa Pellizzari con Roglic. Van Aert a ruota di Pedersen. Salta Groves. A 1500 metri dal Gpm, fa il ritmo Ciccone con Pedersen a ruota. Van Aert fa fatica. Gpm: Ciccone primo con Pedersen secondo, mancano 11 km dall’arrivo. Poi la discesa e la volata di Pedersen su Van Aert.

programma

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Domani il 108° Giro d’Italia propone la seconda tappa, l’attesa cronometro da Tirana a Tirana, 13,7 km e 150 metri di dislivello. Tracciato interamente cittadino lungo viali molto ampi. Dopo 8 km si affronta lo strappo di Sauk, 1300 metri al 5,6%. Gli ultimi due chilometri sono identici alla prima tappa. Roglic, Ayuso e Tiberi possono allungare sugli altri scalatori: per la vittoria di tappa, il britannico Tarling contro Edoardo Affini.

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