Il Pontefice ha ricevuto una maglia rosa da Urbano Cairo, poi ha stretto la mano a Yates, Del Toro, Fortunato e Pedersen
Più di un saluto, un incontro. Una stretta di mano, un discorso, un abbraccio che il Giro ricorderà per tanto tempo. Il gruppo alle 15.30 ha incontrato Papa Leone XIV in Vaticano, prima dell’inizio dell’ultima tappa di questo Giro d'Italia 2025. Un incontro di pochi minuti che però per il Giro è e sarà speciale, come si è visto negli sguardi di diversi corridori. Papa Leone ha ricevuto una maglia rosa da Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs Sport, poi ha stretto la mano alla maglia rosa Yates, alla maglia bianca Del Toro, alla maglia azzurra Fortunato, alla maglia ciclamino Pedersen. Ognuno lo ha fatto con la sua personalità, con l'atteggiamento della sua età: più timido Del Toro, più emozionato Fortunato, più nella parte Pedersen.
LE PAROLE DEL PAPA AL GIRO
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Papa Prevost ha fatto un breve discorso: “Buongiorno a tutti, siete sempre i benvenuti, qui in Vaticano e nella Chiesa. È un piacere salutare quest'ultima tappa del Giro d'Italia, spero che per tutti voi sia una giornata bellissima. Sappiate che siete modelli per i giovani di tutto il mondo. Vi ringrazio per quello che fate, spero che come avete imparato a curare il corpo, anche lo spirito sia sempre benedetto. Siate sempre attenti a tutto l’essere umano: corpo, mente, cuore, spirito. Che Dio vi benedica”. Un po’ in italiano, un po’ in inglese.
IL GESTO DI QUINTANA AL PAPA
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Nairo Quintana, colombiano, 35 anni, capitano della Movistar, è l’unico che ha trovato il coraggio per avvicinarsi. Ha stretto la mano a Papa Leone, gli ha detto qualche parola, si è toccato il cuore. La maglia rosa Simon Yates, poco prima, aveva detto: “Non sono mai stato prima dal Papa, non vedo l’ora, specialmente con questa maglia iconica. Per me sarà un momento molto speciale”. I corridori sono transitati da piazza San Pietro, dai Giardini Vaticani e sono usciti dalla Porta del Perugino per iniziare l’ultima tappa. Comunque vada in strada, di questo giorno ricorderanno l’incontro con un Papa che ha parlato di corpo, mente e, indirettamente, di biciclette.