"Dopo lo straordinario impulso degli
anni scorsi, l'Unione europea rischia di tornare indietro sulle
politiche legate alla sostenibilità. Questo sarebbe un grave
errore, e i dati presentati nel corso del Festival dello
sviluppo sostenibile, come quelli contenuti nel 'Rapporto di
Primavera', lo dimostrano".
Lo ha dichiarato in una nota Enrico Giovannini, direttore
scientifico dell'ASviS, in occasione dell'evento di chiusura del
Festival dello Sviluppo sostenibile di AsviS, "L'ora della
verità per lo sviluppo sostenibile a dieci anni dall'Agenda
2030, dagli Accordi di Parigi e dalla Laudato si'" nell'Aula dei
Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati.
"Gli scenari al 2035 e al 2050 elaborati insieme a Oxford
Economics sono chiari - ha aggiunto - un'azione tempestiva e
strutturata verso la neutralità climatica basata
sull'innovazione può far crescere il Pil italiano dell'8,4%
entro il 2050, mentre l'inazione ci condurrebbe alla crisi
climatica e al conseguente crollo economico, con un calo del Pil
del 23,8%. Attuare politiche industriali e sociali efficaci è
una priorità assoluta per garantire un futuro prospero, equo e
sostenibile al nostro Paese".
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