Ghisolfi-Roma, storia di un amore mai nato

4 ore fa 1
 AS Roma sports director Florent Ghisolfi during a press conference at Centro Sportivo Fulvio Bernardini on November 15, 2024 in Rome, Italy.  (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)

La storia romana di un direttore sportivo mai amato nell'ambiente anche per non aver mai utilizzato la lingua italiana, alla fine "esonerato" dai Friedkin 

Alessio D'Urso

17 giugno - 19:42 - ROMA

Quando aggiorneranno il grande libro dei dirigenti della Roma durati pochi mesi e allontanati in poche ore, qualcuno indicherà anche il nome di Florent Ghisolfi cercando di ricordare qualche traccia di empatia con l’ambiente e qualche parola in italiano lungo il breve percorso del dirigente francese in giallorosso: poco, molto poco, a dire il vero. Per il 40enne ex Nizza in uscita da Trigoria, il suo bunker, parlano soprattutto le operazioni di mercato. E purtroppo per lui, giovane di belle speranze nel mondo della grande dirigenza calcistica internazionale, non sono affari che passeranno alla storia. Anzi. Perché il sedicesimo dirigente cacciato in 5 anni di presidenza Friedkin (con lui via anche il team manager venuto dal Nizza, Simone Ricchio) ha collezionato alcuni flop eclatanti che rischiano di pesare sul presente e sul futuro del club. Mantenendo peraltro con il mondo esterno alla Roma, nonostante tutto, un atteggiamento di scarsa condivisione. Che fa a pugni, invece, con l’approccio dell’esempio che il ds ha avuto accanto per quasi nove mesi: quel Claudio Ranieri, enciclopedico e uomo di mondo, che si è mostrato all’esterno continuamente parlando anche al posto suo: di mercato e strategie. 

Abbonati, puoi disdire quando vuoi.

Leggi l’intero articolo