Il Consiglio comunale di Milano ha
approvato un ordine del giorno, votato per punti separati, che
chiede tra le altre cose di istituire un gemellaggio con Gaza
City come "piattaforma di scambio, cooperazione, conoscenza,
sostegno pubblico e civico nel processo di ricostruzione".
L'iniziativa, viene sottolineato nel documento, verrà proposta
quando Gaza "sarà amministrata da un organismo democraticamente
eletto dai suoi abitanti o da altre tipologie amministrative
purché previste o riconosciute nell'ambito degli accordi
internazionali di pace".
Su questo punto il centrodestra ha votato in maniera
contraria insieme all'esponente dei Riformisti Daniele Nahum,
mentre l'altro Riformista Gianmaria Radice si è astenuto. Ci
sono volute invece due votazioni per approvare il punto 9
dell'ordine del giorno, che impegna il Comune a interrompere
ogni rapporto istituzionale con il governo israeliano e a
sospendere il gemellaggio tra Milano e Tel Aviv qualora
venissero meno "gli impegni del piano di pace" per la Striscia
ma anche "se le ostilità dovessero riprendere, se non ci fossero
garanzie di protezione civile, se venisse impedito l'accesso
umanitario e se la ricostruzione di Gaza divenisse un pretesto
per l'espulsione dei civili palestinesi".
La seconda votazione, dopo che la prima era finita in parità
tra favorevoli e contrari, ha visto la contrarietà dei
consiglieri Radice, Pastorella, Pacente, Nahum, Pontone, Mazzei
e Petracca con De Marchi astenuta.
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