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Il ct azzurro, in vista della sfida di stasera contro l'Estonia, ha parlato a Radio1 Rai: "Dobbiamo ritornare a quella che era la forza azzurra, al blocco difensivo italiano che tutti nel mondo temevano"
11 ottobre - 15:11 - MILANO
Rino Gattuso ci crede e suona la carica: "Questa sera voglio una Nazionale di coraggiosi, ma i ragazzi devono sapere annusare il pericolo. È questo l'aspetto che dobbiamo migliorare", queste le parole del ct azzurro rilasciate a Radio1 Rai a poche ore dalla partita con l'Estonia a Tallin.
ringhio per sempre
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Gattuso ha anche parlato dell'etichetta che gli rimane appiccicata addosso, il suo soprannome: "So che la mia immagine da calciatore è stata forte, il soprannome Ringhio ancora me lo porto dietro", ha continuato il ct su Radio1, "io vado comunque avanti, credo nel mestiere che faccio oramai da anni". Mentre su Retegui, che ora gioca nel campionato saudita, ha detto: "Lì ci sono 8 o 9 squadre che valgono le nostre. L'unica differenza è l'orario di allenamento: noi ci alleniamo di mattina e lì nel tardo pomeriggio. L'unica difficoltà è che si deve sobbarcare un viaggio lungo per rispondere alle convocazioni, ma non può essere un problema".
la paura
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Infine, il ct azzurro ha affrontato la paura di tutti l'ennesima mancata qualificazione ai Mondiali. "Il percorso è lungo, ma dobbiamo ritornare quelli che eravamo prima. Noi eravamo un'eccellenza nella scuola dei portieri, eravamo un'eccellenza nel modo di difendere e cambiando il modo di stare in campo, provando a fare qualcosa di diverso, abbiamo perso questa forza. Dobbiamo ritornare a fare cose che abbiamo smesso di fare. Si giocava di reparto e ora invece si difende in maniera diversa, a campo aperto uno contro uno correndo dei rischi. Dobbiamo ritornare a quella che era la forza azzurra, al blocco difensivo italiano che tutti nel mondo temevano".
La Gazzetta dello Sport
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