"Ridurre le barriere alle fusioni e acquisizioni bancarie transfrontaliere contribuirebbe ad aumentare i finanziamenti bancari, affrontare le preoccupazioni di lunga data relative a una redditività strutturalmente bassa e a costi elevati, e a stimolare la concorrenza all'interno del settore bancario dell'area dell'euro".
Lo afferma il Fmi nel periodico rapporto consegnato all'Eurogruppo.
L'economia dell'area euro resta resiliente, ma la crescita nel 2025 sarà ancora debole (0,8%) e solo moderata nel 2026 (1,2%). Le tensioni commerciali, l'incertezza geopolitica e l'invecchiamento della popolazione pesano sulle prospettive, mentre la produttività resta troppo bassa. Per rilanciare l'economia, Bruxelles deve accelerare l'integrazione del mercato unico, rafforzare la mobilità del lavoro, completare l'unione bancaria e dei capitali e coordinare meglio gli investimenti, in particolare in energia e difesa.
Lo afferma il Fondo monetario internazionale nella dichiarazione conclusiva della sua missione annuale sull'area euro. Lo staff del Fondo raccomanda inoltre un consolidamento fiscale "ordinato e favorevole alla crescita", calibrato sui rischi dei singoli Paesi, e invita ad aumentare il bilancio dell'Ue almeno del 50% per sostenere le nuove priorità comuni senza mettere a rischio la sostenibilità dei conti pubblici.
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