A Spa la macchina ha dato risposte positive alla versione modificata. All'Hungaroring la trazione meccanica risulterà un fattore di competitività determinante
Paolo Filisetti
31 luglio - 08:38 - MILANO
La Ferrari ha introdotto la scorsa settimana, in Belgio, la versione modificata della sospensione posteriore caratterizzata da una diversa inclinazione del triangolo superiore, ma non solo. Sono state effettuate anche modifiche alla cinematica degli elementi meccanici interni, per ottenere l’effetto di un retrotreno che abbia una risposta dinamica progressiva e permetta un’efficace gestione dell’aerodinamica inferiore meno influenzata dalle variazioni delle altezze da terra.

debutto positivo a spa
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A Spa, la monoposto ha dimostrato di rispondere in modo efficace all’introduzione della nuova sospensione, sebbene sia corretto sottolineare, che trattandosi di una modifica dinamica e non aerodinamica, la fase di fine tuning, ovvero di affinamento del setup e delle regolazioni della nuova sospensioni sia un processo meno immediato, in termini di capitalizzazione a livello di performance della monoposto. Intendiamo dire, infatti, che lo scorso fine settimana per la sua natura Sprint, non sia stato certamente il terreno ideale per un’ampia raccolta di dati, con una singola sessione di prove libere. A ciò va aggiunto che, nonostante le caratteristiche del tracciato di Spa, che includono curvoni veloci in appoggio e curve da trazione con ampie variazioni altimetriche, la SF-25 abbia dimostrato un complessivo miglioramento dell’equilibrio tra avantreno e retrotreno, dunque, costituisca un terreno più ideale per valorizzare gli effetti della nuova sospensione, un tracciato come quello di Budapest dove la trazione meccanica risulterà un fattore di competitività determinante.
ottimismo ferrari
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In sostanza, le modifiche apportate alla sospensione possono non solo essere efficaci a livello di gestione della piattaforma aerodinamica, ma anche, grazie ai cambiamenti di micro cinematica interna, per quanto riguarda la trazione, fattore estremamente rilevante a Budapest. Inoltre, pare corretto sottolineare come non solo i piloti abbiano rilasciato dichiarazioni positive sull’ultimo sviluppo, bensì, trapeli ottimismo anche da parte degli stessi tecnici di Maranello. Ciò è supportato da un dato oggettivo innegabile, la nuova sospensione ha permesso ad entrambe le SF-25 nonostante una scelta diversa a livello di configurazione aerodinamica tra Leclerc ed Hamilton, con quest’ultimo dotato di un’ala posteriore più carica rispetto a quella del compagna di squadra, di avere un comportamento dinamico non influenzato radicalmente dal setup scelto, soprattutto a livello di altezze da terra.
simulazioni più efficaci
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In sostanza, l’evoluzione della sospensione, non è stata un’operazione di poco conto, ma l’obiettivo del lavoro svolto in questi mesi a Maranello, era quello di trovare una soluzione alla difficoltà di massimizzazione della performance dinamica ed aerodinamica della SF-25, rispetto a quanto, ogni volta evidenziato nelle simulazioni. In sostanza è come se la nuova sospensione permetta un dialogo comprensibile tra la piattaforma aerodinamica e la dinamica del veicolo, non solo permettendo una più ampia varietà di setup e configurazioni, ma anche una coerenza di comportamento in pista rispetto a quanto evidenziato al simulatore. Budapest, ci dirà se la correlazione definitiva tra i dati predittivi e quelli raccolti in pista sarà quella che i tecnici diretti da Loic Serra ritengono questa modifica sia in grado di garantire.