Fazzini ed Anjorin: l'Empoli piega il Parma, vince dopo 5 mesi e può continuare a crederci

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Il fantasista la sblocca all'11', Djuric pareggia al 73' ma nel finale arriva la magia dell'inglese. Toscani quart'ultimi per una notte. Valenti espulso nel primo tempo

Luca Taidelli

Giornalista

10 maggio 2025 (modifica alle 22:55) - MILANO

Una vittoria attesa più di 5 mesi (4-1 a Verona, l'8 dicembre scorso) sembrava ormai a un passo contro un Parma in dieci dal 31' (espulso Valenti) ma poi sfuggita di nuovo. Invece all'86' l'Empoli trova tre punti d'oro con cui scavalca almeno per una notte il Lecce al quart'ultimo posto. I toscani erano andati in vantaggio quasi subito con un gran gol di Fazzini (al terzo centro nelle ultime quattro, dopo avere segnato a Venezia e Lazio), ma si sono fatti riprendere da Djuric al 73'. Nel finale la magia di Anjorin che cambia la gara e forse la corsa salvezza. 

primo tempo

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Il lampo che stappa il match arriva all'11', con Henderson che batte corto un corner sul quale è bravissimo Fazzini a girarla di prima intenzione sotto alla traversa, glassando Suzuki. Per Chivu piove sul bagnato, perché Valenti prima si fa ammonire per una reazione (lieve, va detto) su Henderson e poi si prende il secondo giallo trattenendo Esposito, che pure non sarebbe arrivato sul pallone. Una mediana già in affanno, con Keita che rompe il gioco ma non imposta, Sohm sulle sue e Ondrjeka a girare a vuoto (e assente ingiustificato sul gol), va ancora più in affanno. Pellegrino in precedenza aveva sfiorato il pareggio di testa, ma dopo cala il buio, complice anche Ismajli (quanto ha pesato la sua lunga assenza) che dirige bene la linea. Gyasi e Cacace avrebbero anche le occasioni per raddoppiare.

secondo tempo

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Chivu non cambia nulla nemmeno all'intervallo, con Delprato e Leoni centrali, Hainaut e Valeri a scivolare a turno. Gyasi e Pezzella però tengono bene le fasce, così troppo spesso per gli emiliani lo schema è il lancio lungo per la sponda di Pellegrino. Henderson e Fazzini vanno vicini al 2-0. Chivu ci prova prima con Camara per un deludente Ondrejka, poi con Hernani e Djuric per cercare idee in mezzo al campo e la torre principe in attacco. La mossa paga, perché proprio gli ultimi entrati confezionano il gol del pareggio. Sulla punizione di Hernani, Djuric svetta sul secondo palo e, complice il velo di Bonny, beffa Vasquez. Sembra la beffa invece all'86' Anjorin, entrato da poco, si inventa il destro a giro che fa esplodere il Castellani e inguaia Venezia e Lecce.

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