F1, Las Vegas crocevia: cosa può succedere nel Mondiale piloti e in quello costruttori

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Mentre Verstappen si prepara all'assalto al quarto titolo consecutivo, per i team è corsa a tre McLaren-Ferrari-RedBull

Marco Bruckner

19 novembre - 15:19 - MILANO

Alla fine del Mondiale di Formula 1 mancano solamente tre Gran Premi, il primo dei quali si disputerà a Las Vegas. Si tratta di una tappa importante, in cui potrebbe essere deciso il campionato piloti: Max Verstappen potrebbe infatti laurearsi campione del mondo per la quarta volta consecutiva già in Nevada. L’olandese ha un vantaggio di 62 lunghezze su Lando Norris, con 86 punti ancora a disposizione da qui a fine stagione. Dopo il GP americano, i punti disponibili saranno invece 60: se l’iridato dovesse terminare la gara nella “città del peccato” con un vantaggio pari almeno a questa cifra, allora si confermerebbe campione (il secondo criterio considerato in caso di arrivo a pari punti è quello delle vittorie stagionali e Verstappen ne ha attualmente 8 contro le 3 del rivale con 3 gare rimaste da disputare). Tradotto: Norris deve guadagnare almeno 3 punti sul rivale, altrimenti sarà fuori dai giochi. Molto più complicato invece il discorso riguardante il Mondiale costruttori, campionato in cui la sfida potrebbe rimanere accesa fino a fine stagione. Andiamo ad analizzare la situazione nel dettaglio.

f1, MONDIALE COSTRUTTORI

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 A livello aritmetico sono ancora tre i team che possono conquistare il campionato costruttori, ovvero McLaren, Ferrari e Red Bull. Il team di Woking è al momento in testa con 593 punti, seguito dalla Scuderia con 557 e dai campioni in carica con 544. Considerati i recenti risultati del team di Milton Keynes, in particolare le prestazioni di Sergio Perez, la vera sfida in apparenza sembrerebbe essere tra la McLaren e la Ferrari. Da non dimenticare, però, che l’ultimo GP è stato vinto proprio dalla Red Bull di Verstappen. A fare la differenza in Brasile, in ogni caso, è stato soprattutto il pilota. I punti a disposizione per il Mondiale costruttori sono ancora 147: 132 dai GP (44 per ogni gara mancante, ottenibili con una doppietta con giro veloce) e 15 dalla Sprint che si disputerà in Qatar (ottenibili con una doppietta nella gara “corta” del sabato). Per quanto riguarda la questione aritmetica è dunque tutto ancora aperto. Ma, come anticipato, i tre team arrivano a questa volata finale con uno stato di forma e un morale ben diverso.

volata finale

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La favorita per il titolo costruttori non può che essere la McLaren. Il team di Woking dispone di due monoposto e due piloti molto veloci e parte con un vantaggio di 39 punti sulla Ferrari. Il Gran Premio di San Paolo ha ridotto e non di poco le chance di Norris di vincere il Mondiale piloti. Un fattore, questo, che potrebbe portare Andrea Stella (team principal McLaren) e i suoi a concentrarsi soprattutto sul titolo costruttori, che vale grande prestigio e denaro. Da vedere come la squadra papaya, in particolare Norris, riuscirà a reagire al duro weekend brasiliano. Quello di Interlagos non è stato il migliore dei Gran Premi nemmeno per la Ferrari, con la SF-24 che ha confermato di non trovarsi particolarmente a proprio agio sul bagnato. La gara di San Paolo non cancella però il grande periodo di forma da cui viene la rossa, vincitrice dei due GP precedenti a quello brasiliano svolti in Texas e in Messico (vinti rispettivamente da Leclerc e Sainz). Il team di Maranello è quello che ha realizzato più punti dal termine della “seconda pausa” arrivata dopo Singapore e può giocarsi le sue carte fino all’ultimo. Partendo da una posizione di svantaggio, però, è necessario essere perfetti o quasi per riuscire a rimontare, soprattutto con così pochi GP rimasti. Considerate le gare di Austin e di Città del Messico, e anche l’edizione 2023 di Las Vegas, il Cavallino può comunque arrivare in Nevada con un cauto ottimismo. Servirebbe un improbabile colpo di scena alla Red Bull, invece, per rientrare nei giochi. Il team guidato da Christian Horner è tornato alla vittoria dopo un digiuno di 10 gare, ma la RB20, in condizioni da asciutto, non è sembrata ancora al livello delle rivali, soprattutto quando guidata da Sergio Perez, in estrema difficoltà in questo 2024. L’obiettivo degli uomini di Milton Keynes è quello di difendere la corona di Verstappen nel campionato piloti, impresa che è vicina dall’essere conclusa. Dopodiché, gli attuali iridati dovranno mettersi a lavoro in ottica 2025 per non perdere troppo terreno dai rivali. Che vanno di fretta.

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