Epatite D cancerogena: “Un morto ogni 30 secondi”. L’allarme dell’OMS

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Epatite D cancerogena

Giacomo Martiradonna

30 luglio - 18:25 - MILANO

Secondo l'OMS, colpisce i malati di epatite B e aumenta da 2 a 6 volte il rischio di tumore del fegato

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Epatiti, l'allarme dell'OMS

Ogni trenta secondi, una persona muore nel mondo a causa di una malattia epatica grave o di un tumore al fegato legati all'epatite. Un bilancio che, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, si potrebbe drasticamente ridimensionare con maggiori sforzi di prevenzione, diagnosi e trattamento nei sistemi sanitari. Le forme più pericolose di epatite sono B, C e D, perché possono infatti evolvere in infezioni croniche e aumentare sensibilmente il rischio di cirrosi, insufficienza epatica e cancro. Secondo le stime, oltre 300 milioni di persone convivono con le forme croniche e più di 1,3 milioni muoiono ogni anno per complicanze correlate. Esistono farmaci efficaci per curare l'epatite C e controllare l'epatite B, eppure gran parte dei malati resta senza diagnosi o trattamento.

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