
intervista
Contenuto premium
Partendo dal Lago di Garda, a 23 anni è bicampione del mondo di downwind foiling, che permette di "camminare" sul mare senza vela né motore: "È come avere un piccolo aereo sotto la superficie". Dagli esordi sull'Optimist al windsurf, fino alla scoperta del foil. "La svolta la borsa di studio alle Hawaii"
Rebecca Saibene
11 ottobre - 18:17 - MILANO
C’è chi sogna di volare, e chi, almeno una volta da bambino, ha provato a camminare sull’acqua. E poi c’è chi, sull’acqua, ci vola. Una tavola con un’appendice — il foil — le onde, il vento tra i capelli e la salsedine sulla pelle, tesa nel movimento, sospesa sull’equilibrio. Nessun motore, nessuna vela. Solo il corpo che spinge e il mare che risponde. Il downwind foil boarding è una questione di fisica e di forza: un gioco di portanza e resistenza che permette alla tavola di sollevarsi e scivolare sopra l’acqua. “È come avere un piccolo aereo sotto la superficie”, spiega Edoardo Tanas, 23 anni, la pelle abbronzata e sferzata dal vento, la sicurezza di chi, in questa disciplina, è stato il migliore al mondo. Due volte.